di Andrea Paco Mariani, Luigi D'Alife, Italia, 2023, 96′
con Massimo Don, Giovanni Lindo Ferretti, Viktor Sologub, Massimo Zamboni, Pavel Zelinskiy
Nel 1988 a Melpignano, un piccolo paesino del Salento, avviene un evento storico: per la prima volta delle rock-band sovietiche si esibiscono oltrecortina. Nel Marzo 1989 saranno alcune band italiane, tra le quali i CCCP - Fedeli alla linea, ad esibirsi in Unione Sovietica. L'incredibile storia del tour che riuscì a creare un ponte tra due mondi divisi, attraverso un linguaggio che non ha bisogno di interpreti: la musica.
Dalle 19:00 apertura straordinaria della Cucina in occasione della proiezione "Kissing Gorbaciov" con menù alla carta:
Mymovies.it - Il film riesce a raccontare un momento cruciale della Storia, la fine della Guerra fredda, attraverso le singole storie di musicisti che vissero, in quel momento, un momento altrettanto cruciale della propria crescita. E, come effetto collaterale, il film ha anche agito sulla realtà, catalizzando il riavvicinamento dei componenti dei primi CCCP.
È prezioso, questo film. Per chi c'era. E per chi non c'era. Per chi c'era, senza avere avuto l'occasione di andare al di là della cortina di ferro, a toccare con mano quello sfacelo, quel disastro economico e di ideali. Per chi non c'era, per sapere che c'erano ragazzi che sognavano, e sognavano forte, e avevano coraggio.
Coming Soon - E’ un tuffo del passato non intriso - come avrebbe potuto essere - di una sterile nostalgia per un’epoca turbolenta, che avrebbe visto le illusioni di speranza, libertà e democrazia create dall’abbattimento del Muro di Berlino e dalla dissoluzione dell’Impero Sovietico, infrangersi nei nazionalismi e nelle smanie di ricchezza e benessere, chimere illusorie offerte dal capitalismo. Oggi sappiamo tutti come è andata a finire, ma il messaggio vitale del film è che la musica, la musica ribelle, per dirla con Eugenio Finardi, ha rappresentato per quella generazione il meglio di quell’anelito di libertà e rivoluzione che oggi sembra assopito. E se a molti degli spettatori più adulti quel ricordo farà spuntare una lacrimuccia all’angolo dell’occhio, ai più giovani potrebbe far capire molto di più del mondo in cui oggi viviamo. Kissing Gorbaciov è un documento storico, sociologico e musicale imperdibile...
NOTE DI REGIA
«Sin dalla fase di ricerca e scrittura, abbiamo voluto immaginare un soggetto dove l’archivio avesse un ruolo centrale, ponendolo come elemento fondativo della narrazione intorno cui raccontare l’intera vicenda. L’immagine prelevata dall’archivio non deve essere selezionata come semplice indice che testimoni l’avvenuta realtà di un evento passato, ma deve essere invece interrogata come una rappresentazione, cioè come un simbolo che dia la possibilità di sapere cogliere gli elementi della realtà passata e saperli interpretare nel nostro presente. In altre parole: che cosa siamo in grado di leggervi noi oggi in quelle immagini? E che tipo di relazione, dialettica o di contraddizione, vogliamo stabilire fra la nostra contemporaneità e quel tempo, le nostre immagini e quelle immagini?» (Andrea Paco Mariani e Luigi D’Alife)