di Karim Aïnouz, Brasile, 2019, 139′
con Carol Duarte, Júlia Stockler, Gregório Duvivier, Barbara Santos, Flávia Gusmão.
Euridice e Guida sono due ragazze che crescono nella stessa famiglia rigida e conservatrice. Quando Guida fugge una notte per incontrare il suo amante, Euridice acconsente di reggerle il gioco. Guida però non farà ritorno, sceglierà di sposarsi all'estero e la lontananza tra le due sorelle diventerà presto un abisso insuperabile quando il padre di entrambe deciderà di eliminare la peccatrice Guida dalla memoria della famiglia, impedendole di avere qualunque contatto con sua sorella.
quinlan.it. Una fluviale narrazione parallela che rispecchia la rigida separazione di due vite bramose di ricongiungersi, perché sono l’una parte dell’altra. Guida ed Euridice potrebbero infatti essere benissimo i due volti (e le due esistenze) un unico personaggio scisso da un gesto di rottura (quello di Guida, corroborato dalla menzogna paterna) che ha prodotto una deviazione nello spazio e nel tempo, una doppia vita e un duplice racconto di formazione, drammatico e picaresco come un romanzo settecentesco, e oltretutto epistolare, dal momento che nel corso del film le protagoniste si scrivono numerose lettere, che non arriveranno mai a destinazione. Come la Moll Flanders di Dafoe, sia Guida che Euridice si ritrovano ad affrontare tutta una serie di ostacoli a cui la loro appartenenza al genere femminile le ha destinate: vivono sulla propria pelle il tradimento della fiducia malriposta nei personaggi maschili – il padre, il marinaio, il marito, il medico e le istituzioni che dai maschi sono governate (la burocrazia, essenzialmente) -, entrambe poi trovano conforto in donne che vivono ai margini delle regole sociali (splendido in tal senso il personaggio della ex-prostituta Filomena), .
Pur seguendo un doppio flusso narrativo, La vita invisibile di Eurídice Gusmão è dunque in realtà un unico, elaborato racconto distopico sulla condizione femminile, dove la grana fotografica, sempre ben visibile, esplode sul grande schermo all’unisono con i sentimenti e i desideri delle due protagoniste.
mymovies.it. Impossibile non cedere al fascino di questo racconto. Impossibile non restare travolti dalle capriole emotive delle protagoniste, dalle loro avventure disgraziate, da quella voglia di espressione costantemente frustrata e messa a tacere. Si parteggia per loro, si segue ogni vicissitudine familiare come fosse la propria, si condivide il pathos che l'autore distribuisce ad arte e con rara misura nel narrare decenni di vita di due donne le cui esperienze che diventano in qualche modo universali. Tutti abbiamo avuto o conosciuto un'Euridice e una Guida in famiglia, tutti abbiamo coltivato dentro noi stessi la voglia di ribellarci o adeguarci al modello familiare. Ainouz ha saputo raccontarlo attraverso i volti e i corpi magnifici e tormentati di due bravissime attrici, e non finiremo di ringraziarlo per questo.