di Damien Chazelle, USA, 2018, 141′
con Ryan Gosling, Claire Foy, Jason Clarke, Kyle Chandler, Corey Stoll, Patrick Fugit
Neil Armstrong, ingegnere aereonautico e aviatore americano, conduce una vita bucolica e ritirata con la famiglia a cui ha 'promesso' la luna. La morte prematura della sua bambina lo spinge a partecipare al programma Gemini, il secondo programma di volo umano intrapreso dagli Stati Uniti il cui scopo era sviluppare le tecniche necessarie ad affrontare viaggi spaziali avanzati e successivamente impiegati nella missione Apollo. Selezionato e assoldato come comandante della missione Gemini 8, Neil è il primo civile a volare nello spazio ma sulla Terra le ripercussioni sono fatali. Tra incidenti tecnici e lutti in decollo e in atterraggio, tra la guerra in Vietnam e le tensioni sociali del '68, tra due figli da crescere e una moglie da ritrovare, Armstrong bucherà il silenzio del cosmo prendendosi la Luna.
mymovies.it. Nel 1972, tre anni dopo il primo passo di Neil Armstrong sulla Luna, la magia lunare si era dissolta. Le tre ultime missioni del programma furono annullate. Fine dello spirito di conquista, del credito, dell'interesse politico (i russi erano vinti). Perché continuare?
Damien Chazelle non risponde a questa domanda o forse lo fa realizzando un film che ripercorre i desideri degli uomini che (non) hanno trovato spazio e compimento e la prodigiosa impresa di ingegneri e piloti che hanno realizzato l'ossessione di milioni di poeti prima di loro (Plutarco, Dante, Ariosto, Leopardi, Rabelais, Cyrano de Bergerac, Jules Verne, Hergé).
Thriller, space-movie, melodramma lunare, Il primo uomo è un compendio di generi cinematografici che invece di cannibalizzarsi si arricchiscono a vicenda biasimando il mondo contemporaneo che ha perso il suo fervore. Alla maniera dei suoi personaggi, Neil Armstrong (Ryan Gosling) e Edward White (Jason Clark) su tutti, l'autore dispiega quel sentimento profondo di nostalgia che era regola direttiva in La La Land e sentimento solo in germe in Whiplash. Del secondo Il primo uomo condivide l'ossessione, la purezza, la stessa ricerca della perfezione, mostrando fin dall'epilogo al prezzo di quale sacrificio approdiamo su quell'isola utopica che chiamiamo La La Land e qualche volta Luna.
quinlan.it. Il primo uomo è un film di distanze, di barriere. La distanza siderale tra la Terra e la Luna, ma anche il solco che si crea giorno dopo giorno, anno dopo anno, da Neil e Janet, tra Neil e i suoi figli. La distanza tra il microcosmo di Armstrong e il cosmo che deve conquistare; la distanza tra i giocattoli della Nasa e i manifestanti – White in on the Moon, una sequenza che misura con puntualità l’astrazione degli Armstrong e dei loro vicini di casa. Il vetro che divide Neil e Janet; lo schermo protettivo che cela il volto di Armstrong sulla Luna. La distanza, tutta in uno sguardo, tra l’eroe della Luna e JFK – il discorso del 1962, filmato d’archivio che chiude un circolare percorso di lutti, di tragedie.