di Stefano Sollima, Usa, Italia, 2018, 124′
con Benicio Del Toro, Josh Brolin, Isabela Moner, Jeffrey Donovan, Catherine Keener.
Nella guerra alla droga non ci sono regole. La lotta della CIA al narcotraffico fra Messico e Stati Uniti si è inasprita da quando i cartelli della droga hanno iniziato a infiltrare terroristi oltre il confine americano. Per combattere i narcos l’agente federale Matt Graver dovrà assoldare il misterioso e impenetrabile Alejandro, la cui famiglia è stata sterminata da un boss del cartello. Alejandro scatenerà una vera e propria, incontrollabile guerra tra bande in una missione che lo coinvolgerà in modo molto personale.
Filmtv.press. Sollima approccia la sua prima avventura statunitense non come un “cervello in fuga”, ma portando lo specifico della sua esperienza (l’ultimo del cinema dei generi, il primo del cinema seriale italiano) in un contesto nel quale s’immerge senza alcuna tentazione feticistica (il “mito” americano). Anzi, dimostrando come si possa conservare il proprio sguardo e gesto pur lavorando al servizio di una macchina enorme (e in questo è addirittura più americano degli americani…). Rispetto a Suburra, dove la notte romana riluceva del bling degli M83, Soldado è asciutto e duro come un disco degli Earth. Una macchina di rara potenza che nella filigrana della sua disperazione fa risplendere bagliori sconcertanti di disturbante umanità. Impeccabile.
Quinlan.it. Sequel dell’imperfetto ma estremamente affascinante thriller sul narcotraffico Sicario di Denis Villeneuve, Soldado segna la prima trasferta hollywoodiana di Stefano Sollima. (...) Sollima orchestra l’incipit di Soldado con cura, riuscendo a elaborare un differente stile visivo per ciascuna location e relativi personaggi, un po’ come avviene nel miglior cinema d’azione statunitense. Il fatto è che l’inizio di Soldado di fatto sembra non avere mai fine e, con il suo frammentare i focolai di azione in giro per il globo, sfora oltre la prima ora del film. Ogni vicenda e relativa location viene infatti presentata e poi subito interrotta per passare alla prossima, poi alcune vengono brevemente riprese, altre svaniscono del tutto. (...) Teso verso una lunga durata, ma di fatto contenuto all’interno di un lungometraggio di un paio d’ore Soldado risulta dunque un film squilibrato, che intriga lo spettatore facendolo trattenere il respiro a lungo, in fremente attesa di sviluppi ampi e prolungati, ma che poi invece si sgonfia in un’espirazione dal fiato corto.
Mymovies.it. Soldado di Stefano Sollima prosegue il viaggio creando una continuità geografica con l'episodio precedente. Se Sicario si svolgeva essenzialmente in Arizona, Soldado si muove sul versante messicano della frontiera che incrocia le traiettorie fisiche e l'arco narrativo dei personaggi. Un nuovo western agito tra Nord e Sud: Matt Graver (Josh Brolin) penetra le linee di demarcazione col Messico come un proiettile micidiale, Miguel Hernandez (Elijah Rodriguez) conduce migranti clandestini oltre la frontiera messicana.
Movieplayer.it. (...) che Sollima sapesse girare, e bene, lo sapevamo già dai tempi di Gomorra - La Serie e il film Suburra. Ma che fosse in grado di realizzare un action movie di questo livello, con rimandi evidentissimi e voluti al cinema di Mann e della Bigelow (come d'altronde era già stato nel primo Sicario), è una piacevolissima sorpresa. Soldado è vibrante e adrenalinico proprio come ce lo aspettavamo, eppure riesce comunque a stupire proprio grazie ad alcuni piani sequenza mozzafiato che non fanno rimpiangere mai un regista del livello di Villeneuve.