di Nikolaus Geyrhalter, Austria, 2022, 100′
Rifiuti sulle coste, rifiuti sulle montagne. Sul fondo degli oceani e nelle profondità della terra. Un’indagine intorno al tema dello smaltimento dei rifiuti in alcune aree remote del mondo, dall’Asia all’Europa passando per il deserto del Nevada fino alle Maldive.
La produzione di rifiuti e, soprattutto, i sistemi che sono adibiti al loro smaltimento nel globo terrestre è al centro del nuovo film di Nikolaus Geyrhalter, che continua così il suo lavoro di esplorazione degli spazi invisibili del mondo contemporaneo, industrializzato o meno. Spostandosi da un punto all’altro del pianeta, dall’Europa all’Asia, di continente in continente (fino all’impressionante scenario del festival Burning Man nel deserto del Nevada) il regista austriaco si concentra sui gesti di chi lavora la materia da smaltire, non solo per farla scomparire ma anche per evitare che si impossessi della terra, invada il territorio. Geyrhalter configura così una dimensione globale fatta di esseri umani che lavorano, i cui gesti, a volte precisi e meccanici, a volte carichi di consapevolezza, diventano il movimento profondo di un film che oscilla tra l’iperrealistico e il visionario, tra il grottesco e la fantascienza.
In collaborazione con Cem Ambiente.
Introduzione a cura di Antonio Fulgione, presidente di Cem Ambiente.
Mymovies.it - Come indicato nella didascalia iniziale, per "matter out of place", letteralmente "materia fuori posto", si intende qualsiasi oggetto o impatto non naturale per l'ambiente circostante. Con questo approccio concettuale, il regista austriaco Nikolaus Geyrhalter prosegue il suo discorso sulla trasformazione della natura ad opera dell'uomo (il precedente documentario Earth descriveva la distruzione del paesaggio causata dalle miniere), e ci offre una panoramica multi-geografica sull'inquinamento derivante dai rifiuti.
Il suo intento non è dimostrare ma semplicemente mostrare, e in questo risiede il limite ma anche il fascino di un documentario che parla quasi solo per immagini e adotta vari registri, dall'iperrealistico al visionario, sfiorando anche il grottesco e la fantascienza. Alcuni scenari risultano davvero evocativi (come la montagna di rifiuti sorta accanto alle montagne vere, o il deserto di sale del Nevada dove ha luogo il festival del "Burning Man") e lasciano emergere le contraddizioni e i contrasti che caratterizzano certi ecosistemi.