di Kinji Fukasaku, Giappone, 2000, 114′
con Tatsuya Fujiwara, Aki Maeda, Taro Yamamoto, Kou Shibasaki, Masanobu Ando
Giappone. La società è travolta da una crisi economica e sociale senza precedenti.
42 studenti sono stati selezionati per partecipare al programma annuale Battle Royale, voluto dal governo per disciplinare i giovani. Spediti su un’isola remota gli allievi ricevono un’arma con l’ordine di eliminare i propri compagni entro tre giorni. A sorvegliare questo crudele gioco è lo spietato professore Kitano. Ha inizio una battaglia all’ultimo sangue in cui il sopravvissuto sarà soltanto uno.
Introduzione di Simone Soranna.
Al termine quiz a premi sul film, sarà divertentissimo!
Tratto dall’omonimo best-seller di Takami Koushun (ed. Mondadori), Battle Royale, al suo debutto in patria generò grande scalpore per poi diventare una delle opere nipponiche di maggiore successo: il thriller distopico di Fukasaku è stato infatti distribuito in oltre 20 paesi, entrando nella Top10 dei maggiori incassi giapponesi. Battle Royale ha ottenuto il consenso della critica e del pubblico a livello internazionale, diventando a tutti gli effetti un cult contemporaneo. È considerato il survival movie precursore di successi come Hunger Games e la serie Squid Game, oltre ad essere stato nel corso degli anni fonte di ispirazione per altri grandi autori (Tarantino, che ha più volte dichiarato il suo amore per il film, scelse l’attrice Chiaki Kuriyama per il ruolo di Gogo in KiIll Bill).
“Sono un grande fan di Battle Royale. Sarebbe stato meraviglioso dirigere Battle Royale!”
QUENTIN TARANTINO al Jimmy Kimmel Live!, 19 luglio 2022
“Elettrizzante! Umorismo mozzafiato.”
The Times
“Un film che non dimenticherete facilmente”
Empire Magazine
“Stilisticamente è una bellezza, con sbandati in uniforme che combattono per la propria vita al ritmo di una colonna sonora di musica classica dirompente.”
The New York Post
“Un capolavoro di umorismo nero.”
Le Monde
“Kinji Fukasaku ha tirato un pugno brutale all’intero sistema solare con uno dei suoi film più oltraggiosi.”
Variety