Alla periferia sud di Parigi, l'enorme complesso residenziale Cité Gagarine, un tempo simbolo di modernità e progresso, sta per essere demolito dopo anni di degrado rampante. Tra le 370 famiglie in attesa di essere assegnate ad altre abitazioni c'è chi è più pronto di altri a dire addio a un luogo così significativo, ma su tutti è il sedicenne Youri, che lì è cresciuto, a non volersi rassegnare. Mentre gli appartamenti attorno a lui si svuotano, e mentre i cantieri e gli operai si moltiplicano, il ragazzo che porta il nome del primo uomo nello spazio mette il talento ingegneristico e una fantasia "cosmica" al servizio di un sogno.
Filmtv.it Gagarine è stato realizzato all'inizio degli anni Sessanta a Ivry-sur-Seine, nel circondario di Parigi. All'epoca, quelli che erano i complessi di origine comunista costituivano una sorta di cintura rossa intorno alla capitale francese e servivano per assorbire i bassifondi e regalare loro un nuovo aspetto. Nel 1963, il famoso astronauta Yuri Gagarin, il primo uomo ad andare nello spazio, giunse a Parigi per l'inaugurazione del complesso, dandogli definitivamente il suo nome.
Sentieriselvaggi.it Lo schermo nero si apre pian piano da destra a rivelare un’alba vista da una prospettiva “cosmica”; si vedono delle parabole in un sottofondo sonoro che rievoca una stazione spaziale, e dall’interno di una navicella arriva lui, il nostro eroe, vestito di tuta e casco. Realtà e immaginazione sono le due facce perfettamente intercambiabili che i registi scelgono per raccontare una storia che abita(va) il presente – nell’agosto del 2019 si sono conclusi i lavori di smantellamento – e che lascia in questo film tracce della sua esistenza: sono i profili di un edificio che si staglia verso il cielo con la sua massa imponente e riconoscibile; un corpo fatto di mura, scale, porte, androni, corridoi e attraversato da una corrente umana che ha ormai trovato in esso la propria dimensione, nonostante sia fatiscente e alcune parti cadano a pezzi.