di Alexander Nanau, Francia, Lussemurgo, 2019, 109′
con Cătălin Tolontan, Mirela Neag, Camelia Roiu, Tedy Ursuleanu, Vlad Voiculescu, Răzvan Lutac, Narcis Hogea, Nicoleta Ciobanu
Dopo che un terribile incendio provoca la morte di 27 persone in un nightclub di Bucarest, il Colectiv, le autorità rassicurano il popolo sul fatto che i feriti riceveranno le cure necessarie. Settimane dopo, il conteggio crescente delle vittime spinge i reporter della Sports Gazette a investigare sull'accaduto. Proprio in quel momento una soffiata smaschera la Hexi Pharma, un'azienda locale il cui capo muore in circostanze misteriose. Il Ministro della Salute si dimette in silenzio nel bel mezzo dei tumulti. Ma questo è soltanto il primo capitolo di una denuncia scioccante e piena di colpi di scena. Seguendo da vicino gli sforzi del team Gazette nello svelare metodicamente innumerevoli frodi e attività criminali.
Cinematografo.it - Colectiv di Alexander Nanau, fuori concorso a Venezia76, è un documentario. Potrebbe non sembrarlo, tanto puntuali e sconvolgenti sono le svolte che prende la trama, ma è la rappresentazione di una storia vera, di un’inchiesta giornalistica seguita dall’occhio intermediario del regista.
Cinematographe.it - Collective è la cronaca in diretta di una delle inchieste giornalistiche più importanti degli ultimi anni, tesa a far luce su una storia in grado di far tremare un Paese intero. Il regista Alexander Nanau prende la camera e comincia a seguire la redazione della Gazeta Sporturilor senza sapere dove lo condurrà il suo percorso e scoprendo con noi e con i giornalisti tutte le svolte della nera vicenda in cui si stanno addentrando. Alle analisi, le indagini, le telefonate, le riflessioni e le scelte dei protagonisti si aggiungono frammenti dei racconti dei media dell’epoca, spezzoni di conferenze stampa, pagine di giornali e trasmissioni televisive.
Cineforum.it - Il modo in cui Collective di Alexander Nanau porta in scena la tragedia dell’omonimo club romeno bruciato il 30 ottobre 2015 a causa di carenze nella gestione della sicurezza e dello sfollamento del locale - vaso di Pandora di una serie sempre più grande di mancanze - rimanda direttamente alla fiction nonostante l'approcccio documentaristico. Quello che il regista rumeno riesce a confezionare è un lungometraggio che, a partire dal tragico evento di cui inserisce immagini reali, riprese dal circuito di telecamere interne al club, accompagna i giornalisti della «Sports Gazette» in una spirale discendente di corruzione, malasanità e cattiva gestione dello Stato.