di Radu Jude, Croazia, Lussemburgo, Repubblica Ceca, Romania, 2021, 103′
con Alexandru Potocean, Andi Vasluianu, Claudia Ieremia, Katia Pascariu, Nicodim Ungureanu, Olimpia Mălai
Un video diventa virale. Mostra un uomo e una donna che si riprendono durante rapporto sessuale. La donna è, tuttavia, identificata. Peccato che sia un’insegnante e dovrebbe essere un modello. E questo, inoltre, in una società (post-socialista ma in definitiva qualsiasi) che si sta perdendo in un discorso sui social network come luogo dove viene censurata ogni impudicizia, con saputelli pseudopolitici, sciovinismo ipocrita e grottesche teorie cospirazioniste. Ognuno ha un’opinione. Il dibattito si trasforma in un tribunale – sul sesso consensuale, la pornografia e altro ancora.
Quinlan.it - Radu Jude, forse solo diversamente, ma assai probabilmente più della stragrande maggioranza dei suoi colleghi sparsi per il globo, ha capito perfettamente non solo il senso della Berlinale 2021, ma dell’intera riflessione sul cinema, sull’immagine in movimento come veicolo di una dialettica. Il suo film, da un punto di vista drammaturgico racchiuso in un prologo, tre episodi, e un esodo, era già in pre-produzione prima che la pandemia da COVID-19 si spandesse in tutta Europa, chiudendo le nazioni e limitando in modo drastico la libertà di movimento dei cittadini. Se molti registi hanno affrontato il ritorno sul set fingendo che nulla fosse accaduto – e dunque lavorando sulle sceneggiature già chiuse prima dell’irruzione del virus nella vita quotidiana – Jude si è mosso in modo diametralmente opposto. Bad Luck Banging or Loony Porn non è un film sulla pandemia, ma è un film che vive nella pandemia. Esiste in un’epoca pandemica e non fa nulla per nasconderlo, pur eludendo con forza le trappole del cronachismo stucchevole e della retorica. La presenza in scena di personaggi che indossano la mascherina non è né sottolineato – a rimarcare un’aderenza col reale – né proteso a una metafora. È solo la rappresentazione di una contingenza storica, e diventa dunque elemento della messinscena perché tutto ciò che è visibile e dunque inquadrabile conforma lo sguardo, l’etica, la morale di un popolo.
Cinematografo.it - Cos’è osceno e come lo definiamo? È questa la domanda che si e ci sottopone Radu Jude: il film – che non perde mai la sua verve di drammatica comicità, soprattutto grazie ad un lavoro notevolissimo sul montaggio – mette dunque in contrapposizione l’oscenità di una società capace di peggiorare nel tempo alla presunta oscenità di un atto che perde la dimensione del privato nel momento in cui viene gettato alla mercé di sguardi lobotomizzati e pruriginosi.