di Ladj Ly, Francia, 2019, 98′
con Damien Bonnard, Alexis Manenti, Djibril Zonga, Issa Perica, Al-Hassan Ly.
Montfermeil, periferia di Parigi. L'agente Ruiz, appena trasferitosi in loco, prende servizio nella squadra mobile di polizia, nella pattuglia dei colleghi Chris e Gwada. Gli bastano poche ore per fare esperienza di un quartiere brulicante di tensioni tra le gang locali e tra gang e forze dell'ordine, per il potere di dettare legge sul territorio. Quello stesso giorno, il furto di un cucciolo di leone dalla gabbia di un circo innesca una caccia all'uomo che accende la miccia e mette tutti contro tutti.
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Mymovies Ispirato alle rivolte di strada di Parigi del 2005 e ad altri fatti realmente accaduti, con I Miserabili il regista Ladj Ly, nato e cresciuto, anche come filmaker, nel sobborgo che racconta, espande l'omonimo cortometraggio in un film di grande impatto, tale da riportare alla mente L'Odio di Kassovitz, rispetto al quale misura anche la crescita frammentata ed esponenziale di certe realtà della banlieue parigina.
Filmtv.press. La politica del film si traduce sempre in scelte estetiche. L’inquadratura e il montaggio ridefiniscono il territorio e quindi ciò che viene detto e come lo si dice. Questo film può essere paragonato solo all’impatto che ha avuto un pezzo come Fuck tha Police dei NWA nella musica popolare americana. Ly non fa sconti a nessuno, il suo è approccio realista e gli equilibri di forza si verificano sempre sul campo. Nessun sistema di potere si salva e alla fine si tifa rivolta. I miserabili è un film fieramente e giustamente irresponsabile. La lunga giornata di uno sbirro che tenta di mettere una pezza alla sua irresponsabilità (cosa che inevitabilmente si carica di echi profondi anche in Italia in questi giorni…) diventa un western urbano nel quale sistemi di potere alternativi si scontrano, ma fanno i conti senza la massa che dal basso preme e impone altri discorsi.