di Scott Cooper, Usa, 2025, 120′
con Jeremy Allen White, Jeremy Strong, Paul Walter Hauser, Stephen Graham, Odessa Young
Il film racconta la realizzazione dell’album “Nebraska” del 1982 di Bruce Springsteen, quando era un giovane musicista all’apice della celebrità globale, che lottava per conciliare le pressioni del successo con i fantasmi del suo passato. Registrato su un registratore a 4 tracce nella camera da letto di Springsteen nel New Jersey, l’album ha segnato un momento cruciale della sua vita ed è considerato uno dei suoi lavori più duraturi: un disco acustico grezzo e infestato popolato da anime perdute alla ricerca di una ragione per credere.
Quinlan.it - Sulla scia dei biopic musicali degli ultimi anni eppure per molti versi opposto, Springsteen – Liberami dal nulla di Scott Cooper si tiene lontano dall’agiografia per concentrarsi sulla prima grande fase depressiva del rocker americano, che fra l’81 e l’82 lo portò a spiazzare ogni attesa dando alle stampe l’intimo e tormentato capolavoro acustico Nebraska. Un film dolente e inaspettatamente universale di conflitti irrisolti e di dialoghi con i propri fantasmi interiori, che non vuole decostruire il mito ma che al contrario ne mette in luce quella fragilità umanissima che lo rende così grande. Semplicemente strepitosa la prova di Jeremy Allen White nel ruolo del Boss.
MyMovies.it - l regista Scott Cooper evita saggiamente l'agiografia e gestisce bene l'alternanza fra arte e vita, facendo del suo film una ballata folk su un performer che ha sempre incarnato una parte ben precisa dell'identità statunitense: quella diseredata, blue collar, schietta e genuina. Il suo Bruce corrisponde al suono malinconico della sua armonica e a quella camminata sghemba che sa di solitudine, combatte con il fantasma del Male che si insinua nelle case della gente perbene e che demolisce ogni certezza.