Paternal
Leave

Paternal Leave, Alissa Jung

Paternal Leave

di Alissa Jung, Germania, Italia, 2025, 113
con Juli Grabenhenrich, Luca Marinelli, Arturo Gabbriellini, Gaia Rinaldi, Joy Falletti Cardillo

Paternal Leave

Trama

Quando scopre di avere un padre italiano, l'adolescente tedesca Leo prende il primo treno per l'Italia, smaniosa di conoscerlo. Incontrerà Paolo, un uomo sorpreso e impaurito, che non sa minimamente come rapportarsi a lei e come giustificare un'assenza così importante dalla sua vita. Nel frattempo Leo stringerà amicizia con Edoardo, un ragazzo incompreso dal padre violento, e con la piccola Emilia, altra figlia - questa volta riconosciuta e considerata come tale- di Paolo.

Regia

Alissa Jung

Cast

Juli Grabenhenrich, Luca Marinelli, Arturo Gabbriellini, Gaia Rinaldi, Joy Falletti Cardillo

Genere

drammatico

Paese di produzione

Germania, Italia

Anno di produzione

2025

Durata

113′

Premi

Presentato alla Berlinale 2025

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Calendario

mercoledì 28 maggio 2025
h: 21:00
7,00 € / Intero
5,00 € / Ridotto over 65 e Soci Bloom
4,00 € / Ridotto Under 26
giovedì 29 maggio 2025
h: 17:30
7,00 € / Intero
5,00 € / Ridotto over 65 e Soci Bloom
4,00 € / Ridotto Under 26
venerdì 30 maggio 2025
h: 20:30
7,00 € / Intero
5,00 € / Ridotto over 65 e Soci Bloom
4,00 € / Ridotto Under 26
sabato 31 maggio 2025
h: 19:00
7,00 € / Intero
5,00 € / Ridotto over 65 e Soci Bloom
4,00 € / Ridotto Under 26
domenica 1 giugno 2025
h: 20:30
7,00 € / Intero
5,00 € / Ridotto over 65 e Soci Bloom
4,00 € / Ridotto Under 26
lunedì 2 giugno 2025
h: 20:30
7,00 € / Intero
5,00 € / Ridotto over 65 e Soci Bloom
4,00 € / Ridotto Under 26
martedì 3 giugno 2025
h: 21:00
7,00 € / Intero
5,00 € / Ridotto over 65 e Soci Bloom
4,00 € / Ridotto Under 26
mercoledì 4 giugno 2025
h: 17:30
7,00 € / Intero
5,00 € / Ridotto over 65 e Soci Bloom
4,00 € / Ridotto Under 26

Note
di
Regia

Quasi nessuno riesce a scuoterci e a ferirci così profondamente come i nostri genitori con piccole cose, con singole frasi, ma altresì quasi nessuno può riuscire a darci così tanta stabilità nella nostra vita. Mi interessavano questi due estremi. In Paternal Leave racconto quindi la storia di un rapporto padre-figlia molto specifico: due persone completamente estranee l'una all'altra, ma comunque legate dalla genetica, da stilemi sociali, da una mancanza.

In questo Kammerspiel sulla spiaggia, in cui raccontiamo la storia dell'incontro tra figlia e padre in soli tre giorni, era importante per me non giudicare, ma guardare ed empatizzare. L'aspra solitudine di una costa invernale deserta in Italia era il luogo giusto per raccontare la storia dell'incontro tra Leo e Paolo. Da un lato, perché l'asprezza e la testardaggine di questa costa rispecchiano i due personaggi principali, dall'altro, perché la storia italo-tedesca mi ha dato la possibilità di distanziare completamente la figlia e il padre dal punto di vista linguistico, di creare confini nella comunicazione, di mostrare ancora più chiaramente la loro estraneità. 

Mi commuove il dilemma che continua a nascere da una decisione presa in passato, come mi commuove la speranza dell’amore. Mi addolora vedere come un tentativo di rimediare, senza veramente affrontare la situazione con onestà, per magari proteggere noi stessi o gli altri, allontana dalla possibilità di una vera riconciliazione.

 Paternal Leave è un film sugli inciampi dell'essere umano, sull'amore, sulla famiglia, ma soprattutto è un film sull'essere onesti con noi stessi, sull'avere il coraggio di guardare chi siamo.

ALISSA JUNG

Recensioni

Sentieri Selvaggi -  Paternal Leave è un film quasi sempre in grado di indovinare la triangolazione emozionale tra paesaggio, personaggi e dialoghi, forte anche della fotografia essenziale di Carolina Steinbrecher, dove altri o altre avrebbero verosimilmente spinto su di un look più “pop”: la risoluzione della vicenda è il punto in cui tutto l’impianto si rivela più incerto, gli espedienti narrativi e relative metafore scoperte risultano un po’ ridondanti (l’apparente sparizione di Emilia, il fenicottero investito…), per fortuna ancora una volta i due protagonisti si dicono tutto in silenzio, alla fine, e i titoli di coda preferiscono far parlare le liriche di Giorgio Poi, intonate voce e chitarra dallo stesso Marinelli.

 

MyMovies . È un coming of age energico, insieme tenero e rabbioso Paternal Leave, film che segna il debutto dietro la cinepresa di Alissa Jung, moglie di Luca Marinelli. (...)  Jung firma un dramma familiare a tratti molto duro, con un padre che si ostina a ricadere nell'errore e nascondere a tutti questa figlia ritrovata e il dolore di quest'ultima, che sente tutto il peso dell'impropria etichetta dell'errore. Ma anziché firmare un film "camera e cucina", la regista ha il merito di far respirare i suoi personaggi, e il pubblico con loro, attraverso campi lunghi, panorami ampi, spazi romagnoli in cui perdersi con lo sguardo, come fanno in diverse scene i protagonisti, gettando lo sguardo verso il mare o i fenicotteri.

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