di EMMANUELLE DÉMORIS, Italia, Francia, 2023, 252′
con Maria Pace Guidotti, Franck Akoa, Moreno Cavalloro, Sulayman Bah
Dai principi dell'antichità alla Libia dei giorni nostri: la Storia continua a sfiorare le terre del lago di Bolsena, attraversandole e vivendole. Franck, Maria Pace e Moreno la incarnano, e raccontano come i poteri e gli interessi possano trasformare e plasmare un territorio fino a snaturarlo. La loro inventiva rappresenta una forma di vitalità che resiste a tutto.
Un film lungo, contemplativo. Faremo un intervallo con una tazza di te.
Dopo gli anni trascorsi in Egitto per realizzare Mafrouza, volevo girare un film più vicino a dove vivo. Volevo capire e cogliere lo stato d'animo di questa nostra Europa, che sentivo scossa, come in uno stato di disordine. E volevo variare le distanze, trovarmi su un terreno familiare, ma non abituale per me. Conosco il lago di Bolsena fin dall'infanzia, ho imparato a nuotare lì, ho vissuto in Italia e parlo italiano, ma non sono un’abitante del luogo, rimango ancora talvolta quella viaggiatrice stupita, che spalanca gli occhi e a cui bisogna spiegare l'ovvio.
La terra di questo lago ha una particolarità intrigante. Qui, si può cogliere con chiarezza quel disordine del tempo, che ha travolto l’Europa dalla crisi del 2008. Di fronte al peggioramento delle condizioni di vita, spesso fatto coincidere con il passaggio all'euro, la gente esprime insoddisfazione e, a volte, stanchezza, perché mancano le prospettive. Ma in riva al lago resiste una sorprendente e rara vitalità, qualcosa come un gusto della felicità o una dolcezza della vita, nel senso più profondo del termine, che si avverte tra la gente, nelle piazze o sulle spiagge, anche nelle feste di paese. E resiste alle docce fredde del mondo liberista.
Ormai – Viaggio al lago nasce da un doppio incontro, con alcuni abitanti del paese di Bolsena e con dei giovani viaggiatori appena arrivati dall'Africa, alla scoperta di questa campagna italiana. Maria Pace, Franck, Moreno, Saul e i loro compagni. Ciò che scopriamo è la loro profonda e inarrestabile libertà di pensiero, su se stessi e sul mondo.
Il film è un omaggio alla loro forza di vivere, alla loro inventiva, alla loro capacità di essere felici che rende unica la strana vitalità di questo piccolo angolo di mondo nel cuore della vecchia Europa.
EMMANUELLE DÉMORIS
FilmTv - Presentato a Cinéma du réel nel 2023, Viaggio al lago è un’opera di 10 ore e mezza, divisa in tre film. Ormai, il capitolo centrale, è in tour autodistribuito dalla benemerita Okta Film di Paolo Benzi, che co-produce. La regista Emmanuelle Démoris non è nuova a durate di questo tipo: Mafrouza (prelievo di vite in una bidonville di Alessandria D’Egitto: piacque molto a enrico ghezzi) ne durava quasi 13, in cinque film (uno dei quali, Paraboles, vinse nel 2010 Cineasti del presente a Locarno). Si tratta di prendersi il tempo che ci vuole per seguire personaggi dentro e intorno a un luogo (il lago è quello di Bolsena) e per registrarne specifiche (il quotidiano) e universalità (le radici, il farsi simboli): la Storia del posto (raccontata da guide e locali), messa alla prova del presente globale e in crisi (i migranti, ma anche i turisti). Ne vale la pena.