di Giuseppe de Liguoro, Adolfo Padovan e Francesco Bertolin, Italia, 1911, 73′
Capolavoro visionario fedelissimo al testo letterario, ispirato alle illustrazioni di Gustave Doré,
girato a più mani (Giuseppe de Liguoro, Adolfo Padovan e Francesco Bertolini) agli albori della
cinematografia, L'Inferno (1911) può vantare diversi primati, dalla lunghezza (è di fatto il primo
lungometraggio del cinema italiano, con 5 bobine per 54 scene e una durata totale di 1h e13’)
al genere (il primo esempio di cinema fantastico italiano). Considerati gli effetti speciali
all'avanguardia per l'epoca e ancora oggi sorprendentemente suggestivi, l'imponenza delle
scenografie, la cura dei costumi e la quantità di comparse, L'inferno può essere definito il primo
vero kolossal nella storia del cinema.
Sonorizzazione dal vivo del celebre film del 1911.
LA MUSICA
Il sodalizio tra I Sincopatici, trio dedito alla sonorizzazione live di capolavori del cinema muto, e il compositore, cantante e attore Claudio Milano nasce con l'obiettivo di creare un vero e proprio spettacolo multimediale, in cui la componente musicale non abbia solamente il ruolo di commento sonoro dal vivo durante la proiezione del film, ma dialoghi con il film in un continuo, cangiante gioco di prospettive, dando vita a una moderna rilettura dell'immortale capolavoro adatta a tutte le età.
Le scelte musicali spaziano dalla musica antica alla musica contemporanea di ricerca e al rock, con un lavoro di ricerca timbrica che affianca a pianoforte e strumenti antichi synth, basso elettrico, batteria, sperimentazione vocale, voce recitante.
I Sincopatici
Francesca Badalini - Pianoforte, synth, cetra da tavolo
Andrea Grumelli - Basso
Luca Casiraghi - Batteria, percussioni
Claudio Milano - canto, voce recitante, vocalizzi
Indiesforbunnies (Italia) - recensione del cd Decimo cerhio - L’Inferno 1911
“... L’Inferno del 1911... nelle loro sapienti mani è diventato uno spettacolo multimediale che unisce teatro, musica, arte performativa... Una riproposizione fedele impostata sulla poliedrica figura di Claudio Milano, dalla forte fisicità, che s’incarica di eseguire le parti letterarie con il suo approccio recital – cantato, grande attenzione al tono, alla cadenza, per rappresentare con la giusta intensità ogni passaggio e personaggio. La musica creata dai Sincopatici fa il resto in equilibrio perenne tra furia e quiete, tastiere, sintetizzatori, classica e elettronica, al servizio del film ma mai schiava di preconcetti o illusioni.
Un “Inferno” che viene interpretato e restituito alla sua versione più vera, non edulcorata e spesso cruda... ”