Terrestra

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HARVESTING

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Opera

Collettiva

Terrestra 2024 si pone come obiettivo l'esplorazione del tema delle connessioni - tra uomo e ambiente, luoghi e persone, arte e cemento, giardini e ricordi, piante e funghi, formaggi e verdure. Con l'evento HARVESTING si vuole sperimentare un modo di creare, fare arte, che parta dalla comunità, provando a rispondere alla domanda: cosa succede se un gruppo di persone si ritrova insieme e si ri-appropria di uno spazio vuoto, di oggetti e materiali che sembrano non avere alcun senso?

Cosa si fa?

Esploriamo il tema delle connessioni da quel che sembra il loro opposto: una massa di oggetti abbandonati!
Ma come lo facciamo? In quella che potremmo chiamare una danza a tre tempi:

1. visita dello spazio da trasformare e scelta dei materiali;
2. momento della creazione artistica: 
   Lavoreremo a una 'scultura fatta di scatole'. Ogni scatola è oggetto dei desideri-pensieri-emozioni degli artisti e verranno colorate, dipinte, smontate/riassemblate, popolate con creazioni plastiche, tagliate, forate per dare forma, in connessione l'una con l'altra, a un'idea di futuro e di nuovo ambiente.
3. unione di tutte le creazioni in un'unica opera d'arte collettiva, da installare nello spazio di cui ri-appropriarsi.

Il laboratorio è unico e sarà condotto da Cecilia, Monica e Giancarlo.
La creazione di ogni singola opera-scatola è realizzata con l'apporto del materiale di scarto ammucchiato al centro della scena. I tavoli dei 3 coordinatori dovrebbero essere forniti degli strumenti per produrre le opere: tempere, pennelli, colla, carta.

Per chi?

I laboratori sperimentali ed esperienziali sono aperti a tutti i curiosi, gli appassionati di arte, i bambini, gli artigiani, quelli che un pennello in mano non l'hanno mai preso, ai lettori, a chi passava di qui solo per bersi una cosa, e a chi vuole passare un pomeriggio divertente e leggero, a giocare con la fantasia!

Il concetto che vi sta alla base - by Giancarlo Decaro

L'idea è di partire dal concetto di abbandono, inteso come macerie, rovine, edificio usurato, risorse consumate, ma anche come luogo defunzionalizzato, non più usato per ignoranza e incultura. La geografia dell’abbandono non riguarda solo un posto preciso, un manufatto o una costruzione, ma è allargabile all’intero pianeta; come anche l’idea di abbandono non coincide solo con la parte fisica/meccanica, ma comprende lo svanire della comunità, l’incapacità di osservare, l’oblio della memoria, l’assenza di risorse culturali. Quello che viene definito Terzo Paesaggio (tenendo assieme anche l’idea di Terzo Luogo) con le sue modalità di rinascita (nuova funzionalizzazione umana, inselvatichimento animale e vegetale) dà modo di immaginare un’opera d’arte collettiva che dia la possibilità di reinventare quello che è rimasto, di dargli nuova forma e nuova vita attraverso la cooperazione/ partecipazione e con gli apporti delle diverse culture e tecniche individuali.

RACCOLTA DEI MATERIALI

L'opera verrà realizzata con materiali di recupero, che chiunque può contribuire a portare.
Raccogliamo:

• tappi
• bottiglie
• ganci, moschettoni, anelli
• maniglie
• ombrelli - anche non funzionanti
• tessuti
• bottoni
• corde, fili, nastri, gomitoli, ...
• camere d'aria e ruote
• tubi e canaline
• scatole, scatoline e scatoloni
• CD
• giornali, riviste, libri destinati al macero
• barattoli e latte (vuoti, per favore)
• pannelli (legno, compensato, laminato, plexiglass, ...)

I materiali saranno raccolti entro il 6 di Ottobre!

Per info sulla raccolta scrivi una mail con oggetto "HARVESTING" a giancarlo.decaro@gmail.com o corsi@bloomnet.org