di Gianfilippo Pedote, Giliano Carli, italia, 2023, 84′
con Ondina Quadri, Benedetta Barzini, Peppe Servillo, Sergio Bini Bustric, Franz Stefani
1918, Altopiano di Asiago, pochi giorni prima della fine della Grande Guerra. Il giovane soldato austro-ungarico Peter Pan oltrepassa le linee nemiche. Solo, spaventato, in fuga, durante il suo percorso non incontra nessuno tranne una pattuglia di soldati italiani di cui fa parte il Capitano Don Chisciotte che però lo nota a malapena. Il paesaggio del territorio straniero gli fa tornare in mente alcuni nitidi ricordi d'infanzia dove ci sono la madre e il suo amico Maty morto in guerra. Sono i rari momenti di serenità. Poi Peter riprende il cammino. Il desiderio è quello di ritrovare un'isola in mezzo al mare che non esiste nel mondo reale.
In sala il regista Gianfilippo Pedote
Dalle 19:00 cucina aperta - Cena su prenotazione con il menu speciale "La tavola contenta":
Costo €15 bevande escluse
Prenotazione necessaria via sms/Whatsapp al 327 7034745 entro le 12:00 del 18/04/2024
Mymovies.it - Un mondo dove è in primo piano il flusso della natura con dettagli di lumache, cavallette, ragni, pesci e formiche prima dell'arrivo del temporale dove dall'immagine si passa al disegno animato. È in questa contrapposizione l'originalità di Soldato Peter, diretto da Gianfilippo Pedote e Giliano Carli che potrebbe essere visto come una lunga soggettiva, un viaggio prima della fine dove davanti agli occhi del protagonista, interpretato da Ondina Quadri, compaiono immagini del passato, visioni di un mondo incontaminato con echi che richiamano il cinema di Malick, in particolare The Tree of Life, proprio nello scarto tra il dramma che sta vivendo il soldato e la sua percezione individuale.
Sentieri Selvaggi - Peter Pan, interpretato da Ondina Quadri, è come un elfo del bosco, che si amalgama nei “live-painting” di Cosimo Miorelli per pensare alla guerra come ad un mostro meccanico che tutto abbatte e distrugge. In uno dei fronti più sanguinosi della Grande Guerra, appunto, nell’altopiano di Asiago, in Veneto, la sensazione è di rivivere alcune atmosfere stilistiche del cinema nostrano: dalle profonde e toccanti del cinema di Ermanno Olmi e quelle naturalistiche e di sospensione di Michelangelo Frammartino. In più, soprattutto facendosi trasportare dalle musiche, c’è quella poetica dolenza che rievoca il sodalizio artistico tra Fiorenzo Carpi e Luigi Comencini.