di Giorgia Lorenzato, Manuel Zarpellon, Italia, 2022, 66′
con Guido Laurjni, Simone Moro, Mario Zucca
Il film ripercorre la vita di Gino Soldà, leggenda dell’alpinismo del Novecento, partigiano e protagonista di imprese memorabili.
Classe 1907, Gino Soldà si distinse come grande arrampicatore aprendo numerose vie su roccia e conquistando pareti e vette che gli valsero la Medaglia d’oro al valore atletico nel 1936. Nel 1954, a 47 anni, prese parte alla spedizione italiana per la conquista del K2 che rappresentò per l’Italia del dopoguerra una grande vittoria sul piano del prestigio internazionale. Non fu soltanto un grande scalatore ma anche un uomo esemplare. Dopo l’8 settembre del 1943 entra in clandestinità come partigiano salvando molte vite umane dalle persecuzioni razziali attraverso la sua conoscenza delle vie e dei sentieri alpini. Grazie ai racconti di chi lo ha conosciuto e di chi ne ha seguito l’esempio di determinazione e passione, tra cui l’alpinista di fama internazionale Simone Moro, il film ripercorre alcune tra le vie che hanno segnato la carriera sportiva di Gino Soldà. Paesaggi italiani cambiati nel tempo che ancora oggi rimangono teatro di imprese che mettono alla prova la capacità fisica e psichica di molti sportivi e che portano lo spettatore ad una riflessione sui cambiamenti climatici ed il rispetto e l’amore per la natura.
Cucina aperta, menu alla carta. E' consigliata la prenotazione via sms/WhatsApp al 327 7034745
“La montagna insegna a vivere: questa frase l’ho udita spesso, ma… non è vera. C’è gente che frequenta i monti da una vita e non ha imparato un tubo! La montagna al massimo regala emozioni a chi è sensibile ed educato”.
Gino Soldà