di Celine Song, Usa, 2023, 106′
con Greta Lee, Teo Yoo, John Magaro, Seung-ah Moon, Seung Min Yim
Na-young e Hang-seo sono fidanzatini alle scuole medie, ma i genitori di Na Young devono trasferirsi da Seoul a New York. Da questa dolorosa separazione trascorrono dodici anni, dopo i quali Na-young, che ora si chiama Nora, e Hang-seo riescono a ritrovarsi e a comunicare via Skype. Di fronte all'impossibilità di incontrarsi nello stesso luogo, Nora sceglie di interrompere la relazione a distanza e concentrarsi sulla propria carriera di scrittrice a New York. Dopo altri dodici anni, Hang-seo vola a New York per vedere Nora.
Mymovies.it - Quella di Celine Song, drammaturga al debutto nel lungometraggio, è una riflessione a tutto tondo sul relativismo dell'amore e su come questo sia inevitabilmente condizionato dal caso e dal destino, da avvenimenti anche ordinari o da coincidenze imprevedibili. La sorte ha in serbo per noi più di un bivio esistenziale: possono trattarsi di biforcazioni figurate oppure concrete e materiali, come i viottoli su cui si sofferma la macchina da presa per sottolineare la forza del primo distacco fisico tra Hang-seo e Na-young, in procinto di abbandonare Seoul.
Wired.it - è un film di dialoghi attraverso i quali noi scandagliamo il non detto come voyeur. I personaggi fanno conversazioni ordinarie ma noi capiamo dal linguaggio del corpo e dalle schermaglie che c’è un sentimento che cresce e prende una forma. Assistere alla formazione di qualcosa di complicato e strano è una meraviglia in sé. Poi il film fa di più. Perché a New York, dove la protagonista vive, c’è anche il suo fidanzato che a un certo punto sarà messo al corrente di cosa stia succedendo. La maniera in cui è trattata questa figura maschile vale da sola un premio. La cosa più facile del mondo sarebbe stata farne un maschio geloso, al massimo un maschio preoccupato, come probabilmente accadrebbe. Invece Celine Song coglie l’opportunità e dà a questo personaggio marginale nella vicenda dei due protagonisti una personalità unica, che lo porta a scelte e atteggiamenti difficili da condividere ma interessanti da guardare.
Cineforum.it - Le intenzioni di Song sono chiare fin dalla prima inquadratura, quando mette in scena frontalmente i tre personaggi del film seduti al bancone di un bar, avvolti in una luce calda e soffusa. Li si vede scambiarsi alcuni sguardi, senza sentire cosa dicono. Al contrario sono due voci fuori campo, spettatori della scena, a fare ipotesi sul legame tra i tre e sulla natura della situazione. La sequenza funziona esattamente come un’apertura del sipario: un’introduzione che attiva la posizione dello spettatore e che dichiara quanto la questione del punto di vista diverrà fondamentale.
Sentieri Selvaggi - Nel film si fa più volte riferimento al concetto di inyeon (connessione, legame), secondo cui tutto è collegato ed incontro della nostra vita trova origine e predestinazione nelle nostre vite passate. E infatti Past Lives non è un film sulle sliding doors. Nessun universo parallelo o scenario alternativo. È un film sulla permanenza e sulle scelte, sulla predestinazione contrapposta all’accidentalità, un film di identità geografiche e culturali, di distanze incolmabili e improvvise vicinanze. Di agenti di crisi e atti di Fede. Perché l’amore questo è. Ed è anche un film di luoghi, soprattutto New York, che Song riesce a filmare come fossero parte integrante della storia e dell’identità dei suoi personaggi.