venerdì 19 gennaio 2024
Una serata dai suoni dall'anima meticcia con i live de La Malaleche e Diablo Rey, e la selezione musicale a cura di Fuzion Frenzy dj
Info Utili:
La Malaleche nasce nel 2015, e da cinque anni porta in giro il suo spirito festoso folk contaminato e patchankero, accumulando esperienze musicali e umane che hanno influenzato la scrittura dei loro pezzi.
La Malaleche ha lingue e ritmi diversi, che vanno dalla rumba catalana al rock n'roll, passando per il reggae e la musica tradizionale. Il loro live è un rito collettivo di scambio di energia col pubblico, quasi a voler sfogare in musica le influenze negative della società.
Dal 2015, La Malaleche si è esibita in più di 150 concerti e diversi festival, aprendo gruppi quali Modena City Ramblers, Bandabardò, Punkreas e I Luf. Inoltre, ha partecipato a alcune tra le manifestazioni più grandi contro l'intolleranza, tra cui la prima edizione della Giornata dell'orgoglio migrante antirazzista a Pontida, il 22 aprile 2017 e il Corteo Verona Transfemminista organizzato da Non Una Di Meno, il 30 marzo 2019.
Nel luglio 2018, il loro brano Siamo Migranti vince il Premio Giuria Popolare alla XXI edizione del Festival.
COSA NASCE DALL'INCONTRO DI DUE CULTURE DISSIMILI??? La risposta dipende dalla persona a cui viene rivolta la domanda.
Un funzionario direbbe: “una guerra” impaurito. Un poeta, sorridendo, sussurrerebbe “la meraviglia”.
Nella musica, invece, è uno slancio creativo di positività e interessi, di prestiti tonali e contagi melodici, accomunati da ritmi eternamente sorprendenti e con risultati sempre originali.
La storia non fa che raccontare l’evoluzione e creazione di generi dalle radici ibridate, dai colori mescolati.
Prendendo ispirazione dai suoni andini, nei Diablo Rey la cultura sudamericana si esprime attraverso carnavalitos, boleros e sayas, fondendosi sapientemente con ritmi afro-caraibici (dove regna sovrana la Cumbia).
A tenere insieme la delicata alchimia dei brani, un approccio cantautorale e una scrittura solida e riflessiva che, accompagnati da suoni spregiudicati e armonie antiche, regalano al pubblico una produzione che rivela un giusto equilibrio tra modernità e tradizione.
Fuzion Frenzy è una crew di DJs antifascisti, libertari, solidali, queer, eterogenei che nasce a Bergamo nel 2012 direttamente ispirati da un videogame dei primissimi 2000s. La condivisione, l’amicizia e la follia dei vent’anni, unita alla psichedelia di questo videogame frenetico, spinsero il collettivo a mettere in musica quella stessa gioia. Dalle prove in un garage, iniziano poi a suonare in locali e feste. Nel corso degli anni, la
crew ha cambiato diverse formazioni. Oggi i membri attivi sono 4 (Nellie, Haze, Cēuki e Luther Blissett).
Nel 2019, grazie alla collaborazione con l’etichetta REC Dischi Indipendenti e InkClub Bergamo, danno vita al progetto #ThINKPossible con l’intento di organizzare feste, live e DJset a sostegno di progetti di solidarietà. Le loro vite - infatti - quotidianamente si intrecciano con l’impegno politico e sociale.
ThINKPossible fu la naturale concretizzazione di questi intrecci politici e artistici. Hanno collaborato con UnAltroMondo OdV, UkClub Martinengo, Kascina Autogestita Popolare, Csa Pacì Paciana, Pedalopolis, NonUnaDiMeno Bergamo, Black Lives Matter Bergamo, Bergamo Pride. Per il merch hanno collaborato con #MadeInJail del carcere di #Rebibbia.
Nell'estate 2019 hanno partecipato a diversi festival tra Nord e Sud Italia, tra cui Clamore Festival (Bergamo), Enjoy Arena (Villa d';Almé, BG), Liberamente Festival (Lazzaro, RC) e Sincero Festival (Palazzolo Acreide, SR).
Nel 2020, dopo alcune serate tra Bergamo (Edoné e Arci InkClub) e Trento (Bookique), la pandemia li ha costretti a lasciare il dancefloor e questo ha innescato un flusso creativo disponibile in streaming sui loro account Mixcloud.
Nel 2021-22 proseguono le collaborazioni artiste/i, con realtà come InkClub, NonUnaDiMenoBergamo, BergamoPride e Progetto C.A.S.E.
Si esibiscono in altri circoli e locali (SelvaViva, Circolo Arci Boleto) e il 13 agosto 2022 sbarcano in Brasile esibendosi a Salvador (Bahia) in occasione del'incontro nazionale del collettivo di educatori LGBTQIA+ del Movimento Sem Terra.