Tuono, Dario Marani

Tuono

di Dario Marani, Italia, 2021, 60
con Tuono Pettinato, I Superamici, Lia Remorini

Tuono

Trama

Partendo dall’intervista del 2015 realizzata per "Fumettology – I miti del fumetto italiano", spina dorsale e colonna portante di tutto il documentario, sono state realizzate nuove riprese e nuove interviste soprattutto ad amici e colleghi di Tuono Pettinato, per poterne realizzare un ritratto completo poetico e profondo, ma anche divertente e sincero, che verte sia su Tuono Pettinato, sia su Andrea Paggiaro: uno dei più brillanti intellettuali della sua stessa generazione.

Regia

Dario Marani

Cast

Tuono Pettinato, I Superamici, Lia Remorini

Genere

docvumentario

Paese di produzione

Italia

Anno di produzione

2021

Durata

60′


Info

PRENOTAZIONE CONSIGLIATA QUI

Nella "scheda film" leggi l'intervista al regista.

Presenteranno il film e dialogheranno con Nico Ambrosino - amico di infanzia di Tuono - Mauro Orsi, (blogger, educatore) e Davide Passoni (poeta, fumettista, educatore)

 

Al termine, ore 22:30 Tutto Il Nostro Sangue #47 con
Marnero, Scheletri, Lappeso in concerto.

Calendario

sabato 16 dicembre 2023
h: 20:30
proizione in sala concerti
3,00 € / ingresso unico

Recensioni

Pisa Today - un racconto sincero sulle due anime di uno dei più brillanti intellettuali della sua generazione: Andrea Paggiaro, alias Tuono Pettinato, scomparso prematuramente lo scorso anno. Il documentario racconta la sua storia e la sua opera, che con stile ironico e surreale ha affrontato con spessore e intelligenza l’universo mediatico e il rapporto dell’uomo contemporaneo con la cronaca nera, fino a diventare uno degli illustratori e autori più conosciuti del fumetto italiano.  (...) Un ritratto completo, poetico e profondo su un uomo e un artista celebrato nel 2014 con il premio Lucca Comics e divenuto celebre grazie alle sue storie a fumetti dal tratto inconfondibile sulle vite di personaggi mitologici e storici: tra i suoi libri Chatwin, Garibaldi, Enigma e La strana vita di Alan Turing. Uno "straordinario genio del male" per cui "la cortesia è una raffinata forma di sadismo", per citare le parole del divulgatore culturale e saggista Adriano Ercolani. 

 

Rockit -  Un viaggio dove convivono in un mosaico perfetto di chi è rimasto e ha respirato da vicino in vita Tuono Pettinato, con le immagini di repertorio, parecchie e inedite. E quindi ecco la figura della mamma Lia Remorini, fotografata con naturalezza pittorica nell'intimità stranamente familiare della casa, dell'amico d'infanzia Nico Ambrosino, alias John D. Raudo, e Ratigher, ovvero Francesco D’Erminio, rispettivamente voce/chitarra e voce/basso dei Laghetto (perché “Alla fine tutto porta ai Laghetto”, come mi disse avvedutamente Marco Pecorari anni fa) in cui Tuono suonò la sua oramai mitica fake-guitar fino a diventarne front-man o almeno uomo-immagine, Dottor Pira che (tra l'altro...) dei Laghetto curò la veste grafica di Pocapocalisse (e tutto torna), Micol & Mirco, LRNZ (gli ultimi quattro con Tuono formavano il collettivo dei Super Amici), i Manetti Bros, che rievocano un inedito Andrea “attore” in Song 'e Napule e ne L'ispettore Coliandro, Dario Moccia, Silvia Bencivelli, Francesca Riccioni. Tra gli altri, e al netto dei molti che comunque mancano.

Insieme a loro piovono immagini incredibili, pubbliche e private. Colpiscono quelle di Andrea bambinetto, nella sua Toscana, in costume, nei biglietti d'auguri, e poi giovanotto con la t-shirt di Harvester Of Sorrow dei Metallica, con una faccia già riconoscibile e istintivamente amica, e infine quello noto nei video inediti dei concerti. Ma gran parte del fascino di Tuono è dato proprio da Tuono Pettinato stesso e dal suo raccontarsi in modo spontaneo, empatico, magari a tratti naif (come quando parla della rielaborazione di funzione del suo io personaggio-fumetto), surreale ma mai delirante, al tempo stesso leggero e profondo – non a caso prese il nome da Borges, disegnò i classici greci e chiamò un suo personaggio Chatwin.

Ecco, in quelle leggere profondità c'è di certo il pezzo migliore di Tuono e il motivo per cui dedicargli un'ora del vostro tempo. Tuono racconta, o meglio sintetizza, dalle auto-produzioni anarcoidi alla notorietà su Rizzoli come insolito divulgatore storico, la vita personale e artistica di una matita umile, chiusa e delicata con gli altri e auto-ironica con sé stessa fino ad abbonarsi a una rivista di onoranze funebri o a far finta per sette anni di saper suonare la chitarra; rispettosa del prossimo, incapace di dire di no agli altri per paura di ferire/si e che quindi nella vita mugugnava e a seconda del mugugno si poteva capire il grado del suo dissenso; che delegava ai suoi disegni il proprio disagio, la critica sociale, la totale consapevolezza della drammaticità della vita e quel lato oscuro che ciascuno ha ma soltanto i migliori sono in grado di non farlo pesare agli altri. Il tutto con semplicità e nera ironia.

Il motivo perché il piccolo Tuono disegnasse con il verde fango e il blu scuro non ve lo spoilero, ma vi posso dire che ha a che fare con la consapevolezza di sé, l'auto-accettazione e pure un pizzico con l'essere punk, a patto che essere punk abbia ancora un senso e voglia ancora dire essere dal lato dei buoni. Anche se per qualcuno esser buoni vuol dire essere dei “soggettoni”. 

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