di Augusto Contento, Italia, Francia, 2021, 142′
Meditazione per immagini e parole che tenta di indagare i movimenti storici, politici e culturali dell'Italia della seconda parte del ventesimo secolo. Segmenti di animazione e immagini di repertorio si uniscono a interviste originali per tracciare un parallelo tra il "crepuscolo" storico del paese e il cinema di Marco Bellocchio. Da I pugni in tasca fino a Buongiorno, notte, le opere del regista sono analizzate da storici, giornalisti e critici, e diventano chiave di interpretazione degli eventi più importanti e dolorosi degli anni sessanta e settanta.
Il cinema all'aperto torna sulla terrazza del Bloom. Poichè la strada adiacente è un po' rumorosa vi consegneremo le cuffie da cui potrete ascoltare l'audio del film, regolando il volume secondo le vostre preferenze.
Alle ore 21:00 musica dal vivo con Paolo Cantù, autore della colonna sonora.
dalle 19:30 Cena a tema
TAVOLA PIACENTINA
€ 15 bevande escluse - è necessaria la prenotazione entro lunedì 3 luglio: PRENOTA
MyMovies - Sono molte le voci distinguibili in questo caleidoscopio di prospettive: da Michele Serra a Gad Lerner, da Zavattini a Gherardo Colombo, da Roberto Herlitzka a Bellocchio stesso, in una conversazione con Aprà che è tra le più interessanti che il film può offrire. Più che riassumere gli eventi (il '68, gli anni di piombo, il rapimento Moro, la P2 - ma attraverso di essi anche le piccole mutazioni del costume e della famiglia italiana) i partecipanti costruiscono una meditazione corale che si fonde al ritmo ipnotico dell'animazione progressivamente più astratta di Marco Belli. L'effetto è non sempre originale ma di certo stimolante, specie in rapporto alla presenza obliqua di Bellocchio, la cui opera cinquantennale non abbandona mai il tessuto del film.
SentieriSelvaggi - Il flusso delle immagini animate accompagna queste importanti rivelazioni ed è sottolineato dal rock psichedelico di Paolo Cantù che trasforma il documentario in un viaggio allucinato dentro le zone oscure di un paese senza identità. Le voci dei contadini e degli operai prima forti e combattive vanno piano piano spegnendosi. La cultura che prima era un’arma di affermazione sociale adesso lascia il posto a un qualunquismo borghese teso a coltivare il proprio singolo orticello. E se davvero si arriva a considerare la propria ignoranza come valore allora siamo entrati nel crepuscolo di una società egoista, intollerante, razzista, sessista e omofoba.
Augusto Contento suggerisce attraverso la potenza delle immagini animate che la notte della Repubblica non è mai finita e che forse è solo il Cinema a rivelare riflessi di verità, piccoli segnali nascosti dietro l’enigma di un sogno.