di Santiago Mitre, Argentina, Usa, 2022, 140′
con Ricardo Darín, Peter Lanzani, Carlos Portaluppi, Norman Briski, Alejo García Pintos
Una dittatura "feroce, clandestina e vigliacca" ha governato l'Argentina dal 1977 al 1983, spargendo sangue e terrore. La fragile democrazia che ne è seguita, se voleva rimanere tale, doveva processare le "juntas" militari, per rendere giustizia alle vittime e al paese intero. Per la prima volta nella storia, il compito di mandare in prigione le alte sfere dell'esercito toccava ad un tribunale civile, e ad una persona in particolare: il pubblico ministero Julio Strassera.
Santiago Mitre racconta l'impresa di un funzionario chiamato ad essere eroe: la corsa contro il tempo, la resistenze, le minacce, la famiglia, le amicizie vecchie e nuove che si sono rivelate fondamentali per la straordinaria battaglia di Davide contro Golia. E lo fa rifiutando il registro unico drammatico, consapevole che i fatti parlano da soli, e che il sorriso, che spesso il film induce nello spettatore, è parte fondamentale del ritratto umano che lui e Darin portano con forza sullo schermo.
Il film è solo in versione originale spagnolo sottotitolato.
Il 29 marzo sarà in sala Alfredo Somoza, Giornalista, per dialogare col pubblico e commentare il film.
Spietati.it - L’argentino Santiago Mitre non osa granché dal punto di vista visivo, il suo è un cinema classico, in cui la regia si mette al servizio del racconto, ma risulta invece audace nell’approccio con cui decide, insieme al co-sceneggiatore Mariano Llinás, di affrontare il tema forte. L’originalità sta nel non ricorrere ai toni solenni e grevi verso cui il dramma evocato indirizzerebbe, ma nell’affidarsi anche all’umorismo e all’ironia, cercando nel quotidiano di chi portò a compimento quella battaglia una chiave di lettura e interpretazione dei fatti.
FilmTv - Il 1985 è l’anno in cui l’Argentina celebrò il processo ai membri delle tre giunte militari che insanguinarono e infangarono il corpo, l’anima e la coscienza di una nazione dal 1976 al 1983. Cos’è una giunta militare, cosa sono i desaparecidos, come si perpetrò la pratica sistematica del rapimento, della tortura e dell’omicidio è ormai parte dell’immaginario globale, ma quasi nulla conosce lo spettatore (e il cittadino) occidentale di come funzionò quell’esercizio del potere democratico che, dopo la rinuncia della Corte marziale di giudicare nove esponenti delle forze dell’ordine, vide un tribunale civile, un procuratore (Julio Strassera) e il suo aggiunto (Luis Moreno-Ocampo) esercitare un potere pericoloso, difficile, contrastato a tutti i livelli della società, comparabile soltanto a quello esperito a Norimberga. E quindi ottenere giustizia.
MyMovies - l'interesse del racconto non esula affatto dal mezzo che lo ospita, tanto che sarebbe superficiale etichettare Argentina, 1985 come un prodotto classico, saldamente radicato nel genere processuale, nel quale la performance di Ricardo Darin cattura, ripaga ed esaurisce la maggior parte dell'attenzione. Mitre fa molto di più che raccontare un processo per mezzo del cinema: nel frattempo, infatti, racconta il cinema attraverso il processo; la sua natura di gioco di squadra, le fasi del suo farsi, il tempo contato, le consultazioni continue, i dubbi, le illuminazioni fortuite che fanno parte del percorso di ideazione e realizzazione di un film.