di Philip Barantini, Gran Bretagna, 2021, 92′
con Stephen Graham, Jason Flemyng, Ray Panthaki, Hannah Walters, Malachi Kirby
Lo Chef Andy è sotto stress: è la vigilia di Natale e un ispettore sanitario arriva a sorpresa per controllare il suo ristorante, tra i più in voga di Londra. Il suo ex mentore, divenuto una super star televisiva, si presenta senza preavviso e accompagnato da un feroce critico gastronomico. Come se non bastasse, la pressione sta lentamente ma inesorabilmente portando gli animi della sua squadra a ribollire. Per quanto tempo Andy riuscirà a tenere il controllo?
Cineforum.it - Tensione. Nervi. Mantieni i nervi saldi. Sorridi ai clienti, sempre. Ricorda la comanda. Non fare errori. Bolli. Brasa. Cuoci. Inforna. Impiatta. Una sequenza precisa di azioni. Non fare errori. Le luci al neon invadono la postazione di lavoro. I clienti parlano, si lamentano, ridono. Rumori invadono le orecchie. Tutto stride. Lame sui taglieri, mestoli sulle pentole, posate sui piatti. Non fare errori. Mantieni i nervi saldi. Ma è difficile, è impossibile. Errore dopo errore, richiesta dopo richiesta, tutto porta a un punto di rottura. You've reached your boiling point. Boiling Point - Il disastro è servito è un dramma dalle atmosfere thriller, il regista Philip Barantini porta lo spettatore nel mondo della ristorazione e lo fa con grande sicurezza nella sua tecnica.
MyMovies - Tutto in una notte tra i tavoli di un ristorante: il secondo film dell'attore divenuto regista Philip Barantini è un thriller serrato dall'ambientazione affascinante, che tiene la tensione alta grazie a uno scenario da incubo per ogni ristoratore, in cui ogni cosa che può andar male finisce per andare anche peggio. Barantini sposa la classica frenesia del mestiere con una veste stilistica appropriata, girando il film interamente in piano sequenza e lasciando che la macchina da presa di Matthew Lewis sgusci tra i tavoli e dietro il bancone con notevole destrezza.
Sentieri Selvaggi - Boiling Point è soprattutto un ambizioso progetto teorico che ripensa in un contesto pop le principali linee che legano la forma cinematografica allo sguardo dello spettatore. Il film di Barattini è infatti retto da un ostinato piano sequenza che si snoda tra i tavoli e le postazioni della cucina, di cui la regia riscopre tutti gli elementi radicali. Così Boiling Point diviene un dispositivo narrativo in costante movimento, che costruisce storie a partire dagli spostamenti dei personaggi e dei conseguenti movimenti di macchina. Ogni tavolo, ogni angolo del ristorante si trasforma dunque in un microcosmo narrativo indipendente: un ragazzo sta per chiedere alla fidanzata di sposarlo ma la tensione nella brigata rischia di sabotare la proposta; Andy prova in ogni modo a dimostrare al suo rivale di avercela fatta malgrado tutto; in cucina, poi, trionfa il racconto iperrealista sulle nevrosi della ristorazione contemporanea, tra autolesionismo, dipendenze, rapporti umani al limite.