di Juho Kuosmanen, Finlandia, Estonia, Germania, Russia, 2021, 107′
con Seidi Haarla, Yuriy Borisov, Yuliya Aug, Lidia Costina, Tomi Alatalo.
Laura è una ragazza finlandese che vive a Mosca, dove ha una relazione con la professoressa Irina e si gode di riflesso la sua vita glamour fatta di ricevimenti intellettuali e mondani nel grande appartamento. Irina spesso la delude, come quando decide di non partire con lei per un viaggio verso Murmansk per vedere i petroglifi. Ma Laura non si perde d'animo e parte lo stesso, tutta sola, per un lungo, epocale viaggio in treno attraverso la Russia. Prima di raggiungere Murmansk, avrà tempo di stringere un'amicizia con il suo compagno di cuccetta, Ljoha.
Internazionale - Un road movie dolce e quasi sonnambulo verso gli estremi dove alla fine si trova l’amore, quello più spirituale, e senza retorica. Arriva in sala Scompartimento n. 6, uno dei film più belli e piacevoli dell’ultimo festival di Cannes, presentato in concorso dove ha vinto il Gran premio speciale della giuria (...). Un road movie artico, liberamente adattato dall’omonimo romanzo dell’autrice finlandese Rosa Liksom (edito da Iperborea), è ambientato negli anni novanta, con vecchi treni dai lunghi percorsi e vecchie auto. (...) Fin dall’inizio, con la questione archeologica, si evoca l’importanza della memoria come fondamentale questione identitaria, e una frase di Laura ne è il suggello: “Per conoscere te stesso, devi conoscere il tuo passato”. Ma oltre al passato c’è il presente, magari quello a noi più lontano, l’uno e l’altro inscindibili. Il film è anche un piccolo viaggio di iniziazione alla vita e a mondi diversi, opposti.
Cineforum.it - Non è una Russia da cartolina quella di Kuosmanen, piuttosto un luogo dello spirito e del sogno. Uno degli ultimi luoghi sulla terra in cui un banale viaggio in treno può ancora diventare un’avventura e, ovviamente, in cui una volta partiti la destinazione è l’ultima cosa che conta. Solo lì Laura può sperimentare l’alterità e provare per mezzo di questa esperienza a ripensarsi radicalmente come persona. E a scoprire che forse non appartiene del tutto al mondo delle élite culturali moscovite come crede e che magari le cose in comune con Ljoha sono molte più di quanto non sembri. Allo stesso tempo per Ljoha è l’occasione per vedere il mondo che conosce sotto una nuova luce, per scoprire che si può fare un viaggio lungo e pericoloso anche solo per la soddisfazione di guardare una pietra incisa da qualcuno centinaia di secoli fa in luogo sperduto.