di Giovanni Dota, Italia, Ucraina, 2022, 103′
con Irma Vitovskaya, Giovanni Calcagno, Giuditta Vasile, Lorenzo Scalzo, Gabriele Cicirello
Vlada Koza, donna di mezz'età ucraina, diventa nonna per la prima volta e piena di entusiasmo decide di prendere un aereo e di andare a trovare sua figlia in Italia, piombandole in casa senza preavviso. La ragazza però non apprezza le attenzioni della madre, tanto premurosa quanto invadente, e la mette alla porta, lasciandola sola nell'entroterra siciliano. A causa di un incidente d'auto Vlada si trova catapultata a Villa Laganà, dove diventa la governante di Don Fredo, capo clan di un'anomala famiglia mafiosa che lotta per non essere eliminata dall'organizzazione. Vlada che ama prendersi cura degli altri, non tarda a rendersi utile e per un po' regna il benessere a casa Laganà. Questo finché la donna non capisce davvero chi sono Don Fredo e i suoi tre giovani figli.
Sentieriselvaggi.it Koza Nostra gioca moltissimo con la progressiva decostruzione del congegno dello stereotipo e del genere mafioso attraverso la forma della commedia nera. Dalle beate terre rurali dell’est Europa sino alle rovinose e decadenti strade siciliane, veniamo catapultati in un'ambientazione che non appare autentica, come se il film, nel costruire un immaginario basato sui luoghi comuni e sulla rappresentazione al limite del didascalismo, voglia spogliare totalmente delle loro vesti intrise di preconcetti e di credenze i suoi protagonisti.
Ilcinematografo.it Ovviamente è impossibile non pensare a quel che sta accadendo oggi vedendo l’irresistibile Koza che lascia l’Ucraina (quando ancora non c’era il terribile conflitto) per raggiungere sua figlia in Sicilia, eppure questo piccolo film riesce a compiere una grande magia: gli orrori della guerra scompaiono e l’Ucraina grazie soprattutto alla radiosa Irma Vitovska è protagonista di una storia gioiosa.
Comingsoon.it Irma Vitovska è la bravissima protagonista femminile di Koza Nostra, che per la prima volta si è cimentata con una lingua che non conosceva affatto, cavandosela benissimo. In Ucraina e nei paesi dell'Est Irma è molto popolare, tanto che lei stessa, presentandosi al pubblico italiano, ha detto di essere conosciuta come la "regina della tragicommedia".