di Silvio Soldini, Italia, Svizzera, 2016, 72′
con Alberto Casiraghy e Josef Weiss
Evento OGNI UOMO É UN ARTISTA in attesa del solstizio d’estate del 21 giugno
Rassegna BEUYS SENZA BEUYS 2022
organizza delleAli Teatro
Alberto Casiraghy e il regista Silvio Soldini dialogano con Saul Stucchi.
Dalle 19:30 Apericena a buffet preparato da Circolo in Piazza 3.0 con i prodotti offerti da Piantanatura, CAAM e Az. Agr. Il Gelso -
Prenotazione necessaria.
Sinossi
Alberto Casiraghy e Josef Weiss non sono due artisti nel senso che comunemente intendiamo. La loro arte è quella della tipografia. Arte che a dispetto dei tempi continuano a intendere e a esercitare come pratica della manualità, come lavoro artigianale. Casiraghy è un uomo di poesia, aneddoti e aforismi. La sua casa dice molto di lui: è piena di foto, disegni, memorabilia, statuette, cimeli vari, ma soprattutto tanti tanti libri e lettere manoscritte. Molti artisti, disegnatori e poeti si fermano nella sua bottega a Osnago e insieme a lui stampano le loro opere per mezzo del suo gioiellino, la sua reliquia sacra: una stampante meccanica a caratteri mobili.
Josef è grafico e restauratore di libri. Il suo atelier a Mendrisio in Svizzera nel Canton Ticino viene definito da Casiraghy, con l'acume che lo contraddistingue, un "convento laico", a sancire l'aura di sacralità che avvolge il lavoro dell'artigiano. La dedizione e la poesia con cui praticano la loro arte è ciò che accomuna queste due adorabili figure.
Silvio Soldini, autore con un'esperienza consolidata nel cinema documentaristico, realizza un ritratto di due figure dei nostri giorni che consapevolmente hanno deciso di non smettere di praticare la stampa e la grafica contro le logiche moderne che allontanano sempre di più dall'apporto umano. L'arte manuale è invece viva, vissuta, autentica, e proprio per questo talvolta anche piacevolmente fallace.
Filmtv.it Un elogio della carta: destinata a scomparire secondo la vulgata, ancora insostituibile e piena di vita nella visione di due uomini che ci fanno credere in un futuro diverso. Non sembri naïf la chiusa in cui si intona l’Inno alla gioia: come dice Casiraghy a Weiss sfogliando uno dei suoi lavori, «quando vedo queste cose penso che il mondo non sta finendo».
Sentieriselvaggi.it Il documentario è cosi pieno di piccole cose che diventano, immediatamente, commoventi e immense. Flash e dettagli che passano per un attimo, ma restano indissolubili. Il fiume ha sempre ragione è un’opera fatta dalle inquadrature sulle mani che lavorano, dalla loro scanzonata attenzione alla tecnica maniacale, dalla poesia, dai libri antichi, dal rumore della macchine e dalla consistenza ruvida della carta, dagli studi artigianali ricavati nelle cantine e dalle piccole botteghe perse delle stradine. Un universo che, come il fiume, il bosco o la montagna, è a due passi da noi (metaforici e effettivi) ma ci sembra cosi incredibilmente lontano, impossibile da immaginare reale e attuale.
Comingsoon.it Silvio Soldini restituisce un ritratto insieme realistico e poetico di due artisti-artigiani che hanno scelto di fare un mestiere antico in un mondo moderno e hanno conquistato il successo più grande. Imparare a tessere la più eterna delle magie, quella delle parole.