di Hayao Miyazaki, Giappone, 1992, 94′
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In quella che Miyazaki Hayao definisce “l’epoca degli idrovolanti”, Marco Pagot è un ex-pilota che si è misteriosamente ritrovato nelle mutate sembianze di un maiale antropomorfo. Con il nome di battaglia di Porco Rosso, vola alla ventura sui cieli dell’Adriatico a bordo del suo idrovolante vermiglio, sfuggendo al giogo fascista e sbarcando il lunario come cacciatore di taglie. L’arrivo del pilota americano Curtis, assoldato dai Pirati del Cielo, lo costringerà però a nuove battaglie per salvare il proprio onore e quello di una radiosa fanciulla, per la riconquista di un perduto amore e della fiducia nell’umanità.
Evento all'interno di Bombetta! Fest Vol #2 festival del fumetto indipendente.
NOTE DI REGIA
Pensato inizialmente come un cortometraggio commissionato a Miyazaki Hayao dalla Japan AirLines, Porco Rosso è ‘cresciuto’ fino a diventare uno dei capolavori più universalmente riconosciuti dello Studio Ghibli.
Non stupisca il cognome italiano del personaggio(...), il nome del protagonista, tributo alla famiglia dei Pagot, che fu pioniera dell’animazione in Italia: i capostipiti Nino e Toni firmano nel 1949 il primo lungometraggio a cartoni animati del nostro cinema, I fratelli Dinamite, prima di creare il mitico Calimero, tanto amato anche in Giappone, e Marco, figlio e nipote d’arte, nel 1981 collabora con lo stesso Miyazaki per la serie tv Il fiuto di Sherlock Holmes.
Quinlan.it - Non è difficile scorgere nel burbero Porco Rosso l’alter ego di Miyazaki: proprio il maiale, tra l’altro, è l’animale preferito dall’autore nipponico, utilizzato per divertenti e ironici autoritratti. (...Miyazaki) non nasconde la propria delusione nei confronti della situazione internazionale: il suo roseo alter ego rifiuta la propria “umanità” perché nauseato dall’idiozia, dall’inutilità e dalla crudeltà della guerra. Magistrale la sequenza degli aerei abbattuti che salgono come fantasmi verso le nuvole: Miyazaki riesce a mostrare tutta la drammaticità e l’insensatezza della guerra e il disperato senso di impotenza del suo eroe.
MyMovies.it - La scelta di ambientare la vicenda tra le schermaglie aeree di piloti e pirati - entrambe creature estraniate dalla società e che rispondono a un codice d'onore a parte - la dice lunga su come Miyazaki scelga il ruolo di osservatore distaccato ma non imbelle di fronte a una realtà che non gli appartiene. "Sono sempre i buoni a morire", va ripetendo l'eroe dai tratti suini, ribadendo il sostanziale pessimismo nei confronti di una società che sceglie di prostituire la sua bellezza e di asservirsi al potere. L'Italia ideale su cui Porco Rosso ama svolazzare, quella assolata dell'hotel Adriano, delle dame eleganti e delle folle festanti, dopotutto è anche il paese capace di dar vita al mostro del totalitarismo, diffondendo il germe che inquinerà irreparabilmente il XX secolo.