di Yuri Ancarani, Italia, 2021, 104′
con Daniele Barison, Maila Dabalà, Bianka Berenyi, Jacopo Torcellan.
Daniele è un ragazzo di Sant’Erasmo, un’isola della laguna veneziana, che vive nel culto del proprio “barchino”: esattamente come l’asfalto, l’acqua può infatti ospitare gare clandestine tra le piccole imbarcazioni dei giovani della zona. Le giornate di Daniele trascorrono nel nulla, punteggiate da giri sul barchino a ritmo di trap, pervase di noia con la fidanzata, o alla ricerca di un pezzo da montare, di un’elica o un motore che renda la barca più veloce.
LA PAROLA AL REGISTA
Quando si parla di Venezia si trattano i soliti argomenti: tematiche come il flusso spropositato di turisti, o lo spopolamento della città. Ma esiste anche una moltitudine di giovani che vuole farsi sentire. Sono tantissimi e gridano il loro diritto ad esistere a suon di trap! Una volta trovato un ragazzo, ci siamo connessi con tutti gli altri. Siamo approdati nei loro luoghi di incontro, lontano dai turisti e dagli adulti. Per quanto ti sembrerà irreale questo punto di vista della città di Venezia, ti assicuro che le persone che mi sono state più vicine e riconoscenti sono stati proprio i veneziani. Finalmente, dopo tanto tempo, hanno rivisto una città che riconoscono. Questo fa capire quanto viviamo attaccati a degli stereotipi che, oltretutto, sono nati da un cinema hollywoodiano che non ci rappresenta. Venezia non è romantica, ma è incredibilmente dark. (Yuri Ancarani. Leggi tutta l'intervista)
Mymovies.it - Yuri Ancarani è un regista e video artist che rifiuta qualsiasi forma di conformismo e Atlantide ne è una prova lampante. Dall'estetica alla rappresentazione di Venezia, ogni elemento vuole avere una nota d'originalità. Si discosta dall'idea tradizionale di cinema e propone una nuova maniera di sperimentare con l'arte, molto provocatoria.
(...) A valorizzare il film e a renderlo unico è l'abile lavoro alla fotografia e alla post produzione. Luci al neon e movimenti di camera singolari trasformano il film in una intrigante e contemporanea esperienza visuale. L'acqua di Venezia si sposa a meraviglia con questi giochi di luci, colori e riflessi. La città si trasforma in un oggetto malleabile che offre infinite possibilità artistiche.
Quinlan.it - Atlantide è un film che assembla in una struttura di finzione quelli che, ha dichiarato il regista, sono dialoghi ed episodi rubati al reale, ai personaggi che veramente fanno gare con i barchini nella laguna e ciondolano sull’acqua ascoltando la trap. Ancarani inserisce poi il lineare arco narrativo – che non è nulla più se non una declinazione estensiva di un’intuizione ben delineata – in una tessitura visiva poetica e musicale che compone una lirica su un mondo che si ripiega su se stesso e sta per inabissarsi inghiottito dalle acque, portando con sè i corpi, la loro brama e la loro solitudine.