Il
bacio
di
Giuda

Il bacio di Giuda

Trama

Il Salvatore, insieme agli Apostoli passa dal lago di Tiberiade e si reca a Gerusalemme, mentre già incombe su di lui la minaccia dell’accusa e della condanna.

Gli Apostoli parlano spesso tra loro del Regno annunciato e del “posto” che a ciascuno di essi sarà riservato. Tra di essi Giuda è cupo e silenzioso. Ha infatti già preso contatto con Nicodemo, uno dei potenti del Sinedrio, il quale assicura che il Cristo sarà condannato, ma sicuramente non crocifisso. Il bacio che Giuda darà al suo Signore, nella notte del bosco degli ulivi, lo indicherà con chiarezza ai soldati, inviati per catturarlo.

Alcuni momenti vengono proposti (la lavanda dei piedi, l’ultima cena), cui anche il traditore prende parte, personalmente convinto che egli costituisce un elemento decisivo della vicenda terrena di Cristo, anzi uno strumento necessario e indispensabile per la Redenzione dell’umanità. Poi andrà a denunciare il Maestro.

Benvenuti filma gli ultimi giorni di vita di Gesù attingendo anche ai Vangeli apocrifi e spostando l'attenzione sul ruolo di Giuda. Opera presentata al Festival di Venezia.

Regia

Paolo Benvenuti

Sceneggiatura

Paolo Benvenuti

Fotografia

Aldo Di Marcantonio

Musiche

Stefano Bambini e Andrea Di Sacco

Produzione

Paolo Benvenuti per Cooperativa Alfea Cinematografica / RAI Radiotelevisione Italiana - RAI3

Cast

Carlo Bachi (il Nazareno), Giorgio Algrandi (Giuda Iscariota), Emidio Simini (Nicodemo), Marina Bersotti (Maddalena), Pio Gianelli (Simon Pietro)

Genere

Storico / Drammatico

Paese di produzione

Italia

Anno di produzione

1988

Durata

90′

Premi

45. Mostra Internazionale del Cinema di Venezia 1988 | Italia
6. Festival Internazionale Cinema Giovani 1988 - Torino | Italia
International Film Festival Rotterdam 2009 | Olanda

Note
di
Regia

Il Vangelo è per me il testo chiave della cultura mediterranea, della cultura moderna. Il lavoro più difficile che ho dovuto affrontare è consistito nel riuscire a ‘leggere’ questo testo con la mente libera da sovrastrutture ideologiche. Quelle attraverso le quali si è tentato per secoli di ingabbiarne l’enorme carica eversiva.

Paolo Benvenuti

Recensioni

Benvenuti è sempre molto controllato nella composizione visiva. Ogni inquadratura del film è un quadro d’autore. La ricostruzione dell’ambiente storico non ha nulla di artefatto. Siamo nell’ambito di una evocazione figurativa legata all’arte dei maestri dell’epoca d’oro della pittura italiana, i cui dipinti intrattenevano molteplici rapporti con la pratica allora consueta delle sacre rappresentazioni.

Il film propone una delle tante interpretazioni del caso problematico di Giuda. La vicenda di questo tragico personaggio, con il quale l’umanità convive da venti secoli, non cessa d’interessare e inquietare gli studiosi del fenomeno religioso e quanti si interrogano sul mistero dell’uomo.

di Virgilio Fantuzzi, tratto da La Civiltà Cattolica, anno 141, quaderno 3357, 5 maggio 1990, pp. 261-269

Il Vangelo è un testo molto facile e, nello stesso tempo, difficilissimo perché duemila anni di Chiesa hanno costruito intorno a questo testo una sovrastruttura ideologica con la quale ti scontri ad ogni lettura e che devi costantemente superare. Il Vangelo è un testo eccezionale, dialettico, assolutamente aperto e ci sono voluti anni prima che riuscissi a leggerlo senza condizionamenti.

Le maschere della storia: Il cinema di Paolo Benvenuti di Alberto Morsiani e Serena Augusto. Ed. Il Castoro 2010

Nel suo primo film narrativo girato in 35 mm Benvenuti mostra una maturità tematica e linguistica già pienamente raggiunta. Il lungo apprendistato ha dato i suoi frutti, e del resto Il bacio di Giuda ha un valore centrale e fondante in tutta la sua carriera.

Gian Luca Roncaglia, Inquadratura etica e storia: il Cinema di Paolo Benvenuti in “L’Atalante” Collana di Cinema - Edizioni della Battaglia, 2003

Materiali
scaricabili

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