Confortorio

Trama

La vicenda, realmente accaduta, si consuma a Roma in una notte d’autunno del 1736, sotto il pontificato di Clemente XII.

Abramo Cajvani e Angeluccio della Riccia, due ladruncoli ebrei, rei confessi di furto con scasso, sono stati condannati dal Tribunale Pontificio alla pena della forca. Il fatto non avrebbe alcuna rilevanza se, proprio per la fede giudaica dei due disgraziati, non si determinasse, con l’esecuzione della sentenza, una contraddizione nella funzione stessa del potere ecclesiastico. Sono più di cento anni che non si vede a Roma l’esecuzione capitale di ebrei e il quesito morale che il caso solleva è: se la colpa di aver ucciso il Cristo danna tutti gli ebrei all’inferno, eseguendo quella sentenza Santa Romana Chiesa non rischia di trasformarsi in strumento di dannazione?

Occorre adoperarsi quindi, con ogni mezzo, perché sia data loro una morte rigorosamente cristiana...

Regia

Paolo Benvenuti

Sceneggiatura

Paolo Benvenuti, Giuseppe Cordoni, Simona Foà, Gianni Lazzaro

Fotografia

Aldo Di Marcantonio

Costumi

Marta Scarlatti

Suono

Marco Fiumara

Cast

Emidio Simini (Il Provveditore), Emanuele Carucci Viterbi (Abramo Cajvani), Franco Pistoni (Angeluccio Della Riccia)

Genere

Storico / Drammatico

Paese di produzione

Italia

Anno di produzione

1992

Durata

85′

Premi

Locarno International Film Festival 1992 | Premio della Giuria dei Giovani | Svizzera
Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani 1993 | Miglior scenografia (Paolo Barbi) | Italia
International Film Festival Rotterdam 2009 | Olanda
Per visualizzare il trailer, ti invitiamo ad accettare i cookie di terze parti.

Note
di
Regia

"Confortorio è un film tragico, da cui ho sentito il bisogno di uscire per mostrare il mio personale sarcasmo nei confronti di quel mondo mostruoso che il dominio tende a produrre, con i suoi rituali di morte. Un sarcasmo che mette in scena anche cinematograficamente, con battute e con rimandi formali".

Paolo Benvenuti

Recensioni

Paolo Benvenuti non è un regista cinematografico nel senso tradizionale del termine; lo si potrebbe definire piuttosto un artigiano del cinema. Vive fuori dalle strutture industriali dello spettacolo, ha imparato a stabilire con il cinema, che è un mezzo di comunicazione e di espressione molto costoso, rapporti di stretta economicità e dedica molto tempo alla preparazione dei suoi film, che studia e disegna inquadratura per inquadratura.

Alieno da ogni fantasticheria di genere romanzesco, Benvenuti si attiene anche qui, come aveva fatto nel film precedente, ai dati di una documentazione rigorosa. Il regista si sdoppia ed assume su di sé, oltre al proprio ruolo, anche quello di liturgista. La rappresentazione (cinematografica) diventa rappresentazione (liturgica), dando luogo ad una vera operazione metalinguistica.

Virgilio Fantuzzi Confortorio di Paolo Benvenuti in La Civiltà Cattolica, anno 144, quaderno 3437, 4 settembre 1993, pag. 394-406

Le influenze pittoriche in Confortorio si concretizzano nell’uso ricorrente di 

una illuminazione caravaggesca e nell’“imitazione” dei modi propri dei fiamminghi di moda nella Roma del periodo. È proprio questo, a nostro avviso, un punto fondamentale della poetica di Benvenuti: la moralità profonda, intenzionale, della sua messinscena, debitrice della lezione di Rossellini, innanzitutto, ma anche della frequentazione di grandi classici come Lubitsch e Ford. Le sue influenze dirette si possono estendere anche a Dreyer, Bresson, Straub, Olmi, de Oliveira, il primo Pasolini o anche Scorsese, e perfino Hitchcock. Tutte le sue scelte compositive si avvertono come necessarie, e il processo selettivo dell’inquadratura, come l’individuazione del punto di vista, è sempre essenziale nell’elaborazione del senso.

da Alberto Morsiani, Serena Agusto Le maschere della storia. Il cinema di Paolo Benvenuti, 2010, Il Castoro

Materiali
scaricabili

Info e proiezioni

Ufficio 039623853
Cecilia Castellazzi 335 103 1908
Jurij Razza 328 229 9572
distribuzione@bloomnet.org
follow
us
bloom map
via Curiel, 39
20883 Mezzago (MB)
tel 039 623853
fax 039 6022742

Nel cuore verde della Brianza a soli 30 minuti da Milano, 20 da Monza e 10 da Vimercate
Nel cuore verde della Brianza a soli 30 minuti da Milano, 20 da Monza e 10 da Vimercate

© 2024 Cooperativa Sociale il Visconte di Mezzago - Cookie Policy
P.IVA 00920870961 - CF 08689650151