di Caroline Vignal, Francia, 2020, 97′
con Laure Calamy, Benjamin Lavernhe, Olivia Côte, Marc Fraize, Jean-Pierre Martins
Antoinette, un'insegnante, attende con impazienza le vacanze estive per trascorrerle con Vladimir, suo amante segreto e padre di una sua allieva. Quando apprende che Vladimir non può rispettare il piano perché sua moglie gli ha organizzato un trekking a sorpresa nel Parco nazionale delle Cévennes con la figlia e un somaro per portare il loro carico, Antoinette decide di seguire le loro tracce, in compagnia del suo testardo asino.
Mymovies - Al di là della leggerezza e dei toni vagamente grotteschi tipici della commedia francese, la seconda regia di Caroline Vignal non potrebbe essere più calata nel contesto della cultura in cui nasce: la fascinazione tutta parigina per la provincia meridionale; lo sguardo grottesco ed elitario sulla vita in campagna; l'eco letteraria per le Cévennes rese celebri da Robert Louis Stevenson nel diario "In viaggio con un asino nelle Cévennes" (usato come spunto delle stesse disavventure di Antoinette), la malattia d'amore di una donna abbandonata e tenace...
Sentieriselvaggi.it - Vignal costruisce una storia semplice, ma non banale, dove incrocia elementi del racconto classico e moderno: il viaggio come metafora della crescita individuale, gli ostacoli da superare, lo smarrimento e l’anti-eroina in crisi esistenziale che deve destreggiarsi da sola per affrontare le sue paure. Anche la fotografia luminosa di Simon Beaufils, i campi lunghi e le panoramiche sul parco bellissimo delle Cévenne giocano un ruolo fondamentale per la storia poiché i luoghi incontaminati del cammino di Stevenson evocano una sorta di ritorno alle origini. L’esperienza dell’escursione in montagna metaforicamente è la necessità di spingersi oltre i propri limiti per conoscere più a fondo sé stessi.