di Werner Herzog, Gran Bretagna, 2019, 85′
con Werner Herzog, Bruce Chatwin, Karin Eberhard, Nicholas Shakespeare, Elizabeth Chatwin.
Durante gli ultimi anni della vita di Bruce Chatwin il regista tedesco Werner Herzog ha collaborato con lo scrittore inglese ad alcuni progetti e fra i due è nata un'amicizia istintiva e profonda. In Nomad Herzog ripercorre le tracce dei pellegrinaggi che Chatwin ha compiuto alla ricerca dell'anima del mondo, attraversando continenti con l'inseparabile zaino di pelle sulle spalle: quello zaino che ora appartiene a Herzog, e che diventa il terzo protagonista del film.
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Quinlan.it - gli elementi “autobiografici” del regista teutonico entrano in gioco e, dal momento che per Herzog l’unica forma di autobiografismo possibile è attraverso il cinema, ecco che entra in gioco il suo cinema del passato, specchio e “diario di viaggio” della sua esperienza di vita. Nomad – In cammino con Bruce Chatwin non è dunque certo un documentario biografico, bensì la messa in forma di una lettura e autolettura, di Herzog e Chatwin, attraverso le rispettive opere. Sono queste d’altronde l’unica cosa che conta, che sopravvive alle umane spoglie.
FilmTv - La parte teatrale del doc è affidata agli “incontri di salotto”, modello Herzog incontra Gorbaciov, col regista che si mette a nudo: l’emozione per la scoperta sul copione di Cobra verde, con gli appunti mai pervenuti dello scrittore; la rievocazione delle lunghe chiacchierate assieme; il ricordo di Klaus Kinski, che somigliava proprio a Chatwin, rabbia luciferina a parte; commozione massima per lo storico zaino di pelle marrone, regalato dallo scrittore al regista. Non è un biopic, piuttosto un’autobiografia a quattro mani, perché i due artisti condividono per anni la stessa passione fatale per i personaggi folli, gli strani sognatori, i luoghi misteriosi e inaccessibili, le grandi idee sull’esistenza umana. E una altrettanto irrefrenabile voglia di raggiungere, con ogni mezzo necessario (ma preferibilmente a piedi), gli angoli più remoti del mondo e della mente.
Lifegate - Come in un cerchio che si chiude, il regista tedesco ripercorre i luoghi simbolo della letteratura di viaggio di Chatwin e incontra personaggi legati allo scrittore, tra cui la moglie Elizabeth, e portando sulle sue spalle il suo leggendario zaino. Non un oggetto qualunque, ma il compendio di tutta la vita dello scrittore vagabondo, che decise di regalarlo ad Herzog in punto di morte, come dono d’addio. Con quello zaino Chatwin aveva viaggiato per migliaia di chilometri, molti dei quali percorsi rigorosamente a piedi, perché “Il mondo si rivela a chi lo attraversa a piedi”, come amava ripetere, sostenendo al tempo stesso che “Il moto è la migliore cura della malinconia”.