di Lorenzo Mattotti, Francia, Italia, 2019, 82′
con Toni Servillo, Antonio Albanese, Linda Caridi, Maurizio Lombardi, Corrado Invernizzi, Corrado Guzzanti, Andrea Camilleri
Tonio, figlio del re degli orsi, viene rapito dai cacciatori nelle montagne della Sicilia. In seguito a un rigoroso inverno che minaccia una grande carestia, il re decide di invadere la piana dove vivono gli uomini. Con l'aiuto del suo esercito e di un mago, riesce a vincere e a ritrovare Tonio. Ben presto, però, si renderà conto che gli orsi non sono fatti per vivere nella terra degli uomini.
Dino Buzzati, uno dei più importanti autori della letteratura italiana del Novecento, scrisse e disegnò «La famosa invasione degli orsi in Sicilia» in qualità di zio per intrattenere le nipoti pubblicandola tra il gennaio e l'aprile 1945 sul Corriere della Sera fino a quando il quotidiano dovette sospendere le pubblicazioni in seguito alla Liberazione e la storia rimase incompleta. L'autore la rivide, la completò e la pubblicò nello stesso anno.
Mymovies - nella sua (del regista) libera reinterpretazioe di artista qual è si legge un profondo rispetto per l'opera del Maestro. Quelle montagne che salgono aguzze, quei quadri appesi alle pareti del palazzo reale sono omaggi diretti alla pittura buzzatiana il quale, non dimentichiamolo, è stato l'autore di «Poema a fumetti» da lui completamente illustrato. Lasciando intatta la 'morale' pessimistica sulla natura umana (a cui gli orsi possono però, anche se con fatica, contrapporsi) Mattotti crea un film per grandi e piccoli a cui dedica esplosioni di colori e spazi di riflessione, azione e narrazione. Il cantastorie e la sua aiutante (a cui viene dato il nome di Almerina, la moglie di Buzzati scomparsa nel 2015) inseriscono la narrazione nell'antica tradizione del passato raccontando le vicende di uomini e orsi a un anziano plantigrado che ha la voce (e questa scelta non può non far pensare e anche un po' commuovere) di uno scrittore che ha saputo trasferire nelle sue pagine gli umori di quella terra che sta nel titolo : Andrea Camilleri.
Quinlan.it - Ha due anime La famosa invasione degli orsi in Sicilia. La prima è evidente, di lungo corso: non solo la penna e l’estro di Dino Buzzati, ma anche la stessa fulgida carriera di Lorenzo Mattotti, fumettista e illustratore, alla prima positiva esperienza con un lungometraggio. Classe 1954, Mattotti arriva tardi all’opera prima. Molti altri talenti italiani nemmeno ci arrivano, e forse è proprio qui il punto, il rovescio della seconda anima. Già, l’altra anima, quella che magari guardiamo meno: La fameuse invasion des ours en Sicile, questo il titolo originale, è sostanzialmente figlia dell’industria francese, della sua forza e del suo splendore. Non una colpa, sia chiaro. Anzi, una volta di più bisogna riconoscere la crescita esponenziale e lo standard eccellente dell’animazione transalpina degli ultimi due decenni; la libertà creativa; l’afflato autoriale; la capacità di essere altro rispetto ai colossi USA, Giappone e Corea del Sud.
Filmtv.press - Chiunque può rimaner stregato dalla storia di Leonzio, il re degli orsi, che, dopo il rapimento del figlio Tonio, conduce il suo popolo prima alla ricerca e poi in guerra contro il granduca di Sicilia fino a insediarsi sul trono di un regno stravagante e già estinto. Ma è soprattutto sul piano visivo che Mattotti compie il vero prodigio: bambini e adulti uniti in un godimento unico, nella gioia infinita per le incessanti invenzioni che solo l’animazione può regalare e su cui l’artista, qui, non cerca mai di predominare, bensì di assecondare. Non siamo di fronte a un film d’autore, ma a un autore che realizza un grande film per tutti.