di Bart Layton, USA, 2018, 116′
con Evan Peters, Barry Keoghan, Jared Abrahamson, Blake Jenner, Ann Dowd, Udo Kier
Spencer è uno studente d'arte che sente nella sua vita l'assenza di qualcosa di significativo che lo ispiri, fosse anche un evento tragico. Il suo miglior amico d'infanzia, Warren, ha ottenuto una borsa di studio come giocatore di calcio ma è insoddisfatto del college e della sua mediocrità borghese. Quando Spencer scopre che nella biblioteca della Transylvania University di Lexington in Kentucky, sono custoditi testi di grande valore, i due iniziano ad architettare una rapina e coinvolgono anche Erik e Chas. Oltre al colpo nello stesso college che frequentano, Warren progetta anche come piazzare successivamente una refurtiva così rara, entrando in contatto con mercanti d'arte europei.
Raccontato dagli stessi ragazzi, ormai cresciuti, che hanno commesso il colpo nel 2003, American Animals porta la fusione tra documentario e finzione al suo ultimo stadio e segnala il talento di Bart Layton nel maneggiare anche i meccanismi della fiction.
mymovies.it. Siamo di fronte a quattro giovani bianchi americani più o meno di buona famiglia, che nonostante le occasioni che gli aprono la loro condizione privilegiata e il college non sanno che fare delle proprie vite. Il loro orizzonte ultimo è la celebrità o la ricchezza o la gloria di un grande artista e quello che gli offre la propria vita non sembra sufficiente. L'assenza di orizzonti ideali fa così di loro anime perse pronte a inventarsi una folle impresa pur di trovare finalmente qualcosa di eccezionale e unico. In questo ha un forte peso anche la mentalità del gruppo, dove le idee più balzane ricevono sostegno dai compagni fino a sembrare sensate e prendere corpo.
Abbiamo visto questo tipo di situazioni al cinema - e nella vita reale - portate fino al delirio delle sparatorie nelle scuole, ma qui non c'è quel tipo di rabbia, quanto piuttosto la ricerca di avventura. I quattro vogliono vivere come in un film e Layton infatti li accompagna rendendo il suo stile sempre più da cinema di finzione, con molta musica, un montaggio ritmato e una tecnica tipica degli heist movie come lo split screen. D'altra parte il racconto rimane qua e là punteggiato delle testimonianze dei veri esecutori del colpo, che esprimono una sorta di rimpianto per come sono andate le cose.
Ci si spinge addirittura a mostrare uno di loro mentre osserva l'attore che lo interpreta passare lungo la strada, un corto circuito ontologico tra documentario e finzione, ma anche un doloroso sguardo sulla giovinezza che se ne va e sull'impossibilità di cambiare il passato. La cosa più sorprendente di American Animals è infatti come alle convenzioni da film di rapina si affianchi non solo il documentario ma pure una sottile malinconia.