di Antonio Padovan, Italia, 2017, 101′
con Giuseppe Battiston, Teco Celio, Liz Solari, Roberto Citran, Silvia D'Amico.
Il conte Desiderio Ancillotto è proprietario di un vasto terreno dedicato alle vigne e di una gran bella villa, ma il suo modo di lavorare la terra, senza pesticidi e facendo "riposare" parte del terreno, è considerato da altri una pessima strategia d'affari. Ancillotto si suicida, però è comunque al centro delle indagini quando iniziano a venire uccise persone legate al cementificio che lui riteneva inquinasse la zona. A investigare sul caso c'è l'ispettore Stucky (ma si legge: Stucchi), che con il suo fare placido e pacioso cerca di conquistare la chiusa gente del posto per arrivare alla verità. Nel mentre l'uomo, che ha origini in parte persiane, affronta anche una questione privata, quella del lutto della madre e dell'ingombrante presenza del padre morto, la cui stanza in casa non vuole toccare nonostante l'insistenza dello zio Cyrus che sta ospitando.
Mymovies.it. L'esordio alla regia di Antonio Padovan è un giallo tra le colline vicine a Venezia, senza eccessi di cupezza e anzi con un tono leggero quasi da Delitti del Bar Lume, però tra gente più arcigna, cui fa da contraltare l'irresistibile simpatia di Giuseppe Battiston. Sebbene Padovan dica di aver voluto provare a riportare il giallo al cinema, dopo anni in cui è stato più o meno confinato in TV, il risultato non riesce a non essere televisivo, con alcuni personaggi che fanno da macchietta comica, con un protagonista buono e a tratti un po' burbero e con una piccola comunità immersa in un bel paesaggio naturale.