di Shu Aiello & Catherine Catella, Francia, Belgio, Italia, 2024, 97′
Riace, Calabria. Come molti villaggi dell'Italia meridionale ha sofferto a lungo di un massiccio processo di emigrazione. Nel 1998 un evento cambia per sempre la vita di questo borgo: una barca con 200 curdi si arena sulla spiaggia e gli abitanti accorrono spontaneamente in loro aiuto. Da quel momento inizierà un'avventura straordinaria. Il paese torna a vivere, le case da tempo abbandonate furono riaperte, nei vicoli si sentirono di nuovo le risate dei bambini, Riace diventò il paese dell'accoglienza fino a quando, nell'Ottobre 2018, l'ondata populista che sta devastando l'Italia, colpisce questo modello e Mimmo Lucano viene arrestato. Un racconto di coraggio, di resistenza e di chi ha perseguito l'utopia anche quando sembrava impossibile.
La proiezione sarà introdotta e commentata da Serena Gramizzi produttrice del film e da Giovanna Procacci, una delle fondatrici del Comitato Undici Giugno Milano e autrice di numerosi articoli sul processo di Locri.
Il Comitato Undici Giugno-Milano è nato dal Presidio dell’11 giugno 2019, quando si è aperto a Locri il processo contro Lucano e Riace. È una rete aperta dedicata alla Campagna per Mimmo Lucano e Riace (informazione, mobilitazione e raccolta fondi).
Regala Bloomcinema!
TESSERE ABBONAMENTO:
5 ingressi € 30 | ridotto € 22 | under 26 € 18
10 ingressi € 58 | ridotto € 42 | under 26 €34
Oppure scegli tu... Per una o due persone, soluzioni personalizzabili.
Scrivere a bloomcinema@bloomnet.org
Mymovies.it - Chi appartiene alla categoria di coloro che, in nome della sempre citata ma poi aggirata par condicio, ritengono che si debba concedere spazio uguale alle ragioni degli uni e a quelle degli altri non trova in questo film di Shu Aiello e Catherine Catella ciò che vorrebbe. Perché siamo di fronte a un reportage di una lunga, troppo lunga, vicenda di diffamazione (così è di fatto visto che in definitiva tutte le accuse tranne una minore sono state alla fine ritenute prive di fondamento) che si schiera nettamente dalla parte di Lucano. Lo fa mostrando sin dall'inizio, con la testimonianza di un vescovo che ha sperimentato da giovane in prima persona l'accoglienza che distingue la comunità di Riace, le ragioni di chi ha pensato e realizzato un progetto che ha fatto vedere come l'integrazione fosse possibile e realizzabile.