di Nader Saeivar, Germania, Austria, 2024, 100′
con Maryam Boobani, Nader Naderpour, Hana Kamkar, Abbas Imani, Ghazal Shojaei
Tarlan è un'anziana insegnante e sindacalista che ha adottato, quando era ancora una bambina, Zara. Ora costei è una donna che ha una scuola di danza, attività che il marito ritiene disonorevole. Un giorno Zara viene uccisa e Tarlan sa che l'assassino è il marito. Ha infatti visto ciò che non doveva vedere e questo la rende una testimone che va tacitata.
Jafar Panahi, qui co-sceneggiatore e montatore, dà ancora una volta il suo contributo ad un grido di rivolta contro un regime pervasivo ed oppressivo.
Occorre attendere i titoli di coda per verificare come la finzione narrativa tragga purtroppo spunto da una tragica realtà. Prima abbiamo assistito a un progressivo avvilupparsi dei tentacoli di un potere maschilista che riesce a sottomettere anche chi dovrebbe opporglisi ma che non può soffocare totalmente le grida che chiedono le libertà più elementari.
Solo in lingua originale con i sottotitoli.
Diretto da Nader Saeivar, scritto e montato dal maestro del cinema iraniano Jafar Panahi, “La testimone - Shahed” racconta la condizione strutturale di ingiustizia e violenza istituzionale in cui vivono, ancora oggi, le donne iraniane.
Patrocinato da Amnesty International Italia e la Fondazione Una Nessuna Centomila.
MENZIONI
“La testimone - Shahed racconta la condizione strutturale di ingiustizia e violenza istituzionale in cui vivono, ancora oggi, le donne iraniane. Questa motivazione, da sola, basterebbe alla Fondazione Una Nessuna Centomila per concedere il proprio patrocinio al film. Ma in realtà, questo film fa molto di più. Ci porta all’interno delle miserie maschili, delle loro incapacità di accettare la libertà delle donne. Dal marito innamorato di una ballerina, alla quale chiede di smettere di danzare per la vergogna del giudizio degli altri uomini “d’affari” di cui ora fa parte; al figlio fannullone e bugiardo, incapace di comprendere l’onestà della madre. Dal proprietario di casa che, pur di avere una badante per la sua vecchiaia, è disposto a rinunciare all’affitto, ma non a risolvere il problema dei topi che infestano il palazzo; all’ex alunno che non ha il coraggio di rivelarsi alla sua anziana insegnante. In questo quadro desolante, le donne parlano, fanno politica e si sostengono di fronte alla brutalità del potere. Molte muoiono, come vediamo nella dolorosa carrellata finale, ma altre continuano a ballare, per se stesse e per tutte noi."
- Una Nessuna Centomila Fondazione
"La testimone - Shahed presenta una società in cui la discriminazione di genere condiziona ogni aspetto della vita e delle relazioni umane. Eppure, malgrado quasi mezzo secolo di vita come cittadine di serie B, le donne iraniane sono pronte, nonostante la paura e le minacce, a lottare con decisione contro discriminazione, patriarcato e repressione. Questo film racconta una realtà divisa con la violenza e persone pronte a battersi per la giustizia; per questo Amnesty International Italia ha deciso di patrocinarlo."
- Amnesty International Italia
Mymovies.it - Sviluppando una trama che potrebbe, in altri contesti, finire con il limitarsi al genere del cosiddetto giallo qui veniamo portati oltre. Le minacce, più o meno velate, la consapevolezza dell'impunità, un universo femminile che cerca, nonostante tutto, una solidarietà che si tenta costantemente di dissolvere. Tutto questo e anche di più emerge grazie ad una scrittura solida e ad una recitazione, quella di Maryam Gobani nel ruolo di Tarlan, che ci offre, spesso anche solo con sguardi e silenzi, tutta la drammaticità di una società in cui le donne hanno solo i diritti che gli uomini 'magnanimamente' concedono loro.