di Claude Lelouch, Francia, 2024, 129′
con Kad Merad, Elsa Zylberstein, Michel Boujenah, Sandrine Bonnaire, Barbara Pravi
Lino è un uomo che sta girovagando nel Nord della Francia. A ogni persona che gli concede un passaggio racconta di sé e della propria vita una versione diversa. Scopriremo progressivamente quale sia il suo reale passato e cosa gli riservi il prossimo futuro.
Mymovies.it - il titolo potrebbe far pensare ad un'opera intesa come ultima ma il senso che lui gli dà non è quello. È semmai quel senso di liberazione che la parola contiene, quel 'finalmente' potersi esprimere senza quei vincoli che la società impone o cerca di imporre. In prossimità della fine se ne trova l'esempio più provocatorio e sottile.
C'è però indubbiamente il piacere del citarsi, del ricordare, magari inserendo in un dialogo un titolo di un suo film, che la follia dei sentimenti è un'affezione che ben conosce e di cui non si vuole affatto liberare. Così come vuole tenere vivo il ricordo non solo di un attore ma anche di un amico chiamando il suo protagonista Lino e omaggiando in più di un'occasione il Lino Ventura protagonista del memorabile L'avventura è l'avventura (a tal proposito lasciate anche scorrere tutti i titoli di coda).
Quinlan.it - Finalement, proprio per la sua fiera sgangheratezza, così godibile e a tratti delirante, è sostanzialmente un film sulla ribellione, fiabesca e musicale, ai dettami della famiglia e di un certo cinema francese di cui essa è protagonista assoluta, un cinema ben fatto, ma spesso sin troppo confezionato. Ecco, di questa “confezione” non se ne percepisce traccia in Finalement, almeno non nella prima parte del film, che è una sorta di road movie – si va da Mont-Saint-Michel ad Avignone – infarcito di incontri e dove regna sovrano uno storytelling bizzarro, attraverso il quale il personaggio di Lino reinventa, continuamente, se stesso. Va da sé che Finalement è anche e soprattutto un film sull’attore e sul suo bagaglio personale di trucchi, travestimenti e re-incarnazioni.