Inshallah
a
Boy

Inshallah a Boy, Amjad Al Rasheed

Inshallah a Boy

di Amjad Al Rasheed, Giordania, 2023, 112
con Mouna Hawa, Haitham Alomari, Seleena Rababah, Yumna Marwan, Salwa Nakkara.

Inshallah a Boy

Trama

Giordania, oggi.
Nawal, è una giovane sposa e madre che, rimasta improvvisamente vedova, si ritrova a combattere per il suo diritto all’eredità del marito, cioè conservare la propria casa e tenere con sé la piccola figlia Nora, in una società dove avere un figlio maschio cambia le regole del gioco e sembra essere, per una donna, l’ unica tutela.

Regia

Amjad Al Rasheed

Cast

Mouna Hawa, Haitham Alomari, Seleena Rababah, Yumna Marwan, Salwa Nakkara.

Genere

drammatico

Paese di produzione

Giordania

Anno di produzione

2023

Durata

112′

Premi

Cannes Film Festival 2023, settimana della Critica - Rotterdam Arab Film Festival, Best Actress and Jury Prize

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Calendario

giovedì 11 aprile 2024
h: 17:30
7,00 € / Intero
5,00 € / Ridotto over 65 e Soci Bloom
4,00 € / Ridotto Under 26
venerdì 12 aprile 2024
h: 20:30
7,00 € / Intero
5,00 € / Ridotto over 65 e Soci Bloom
4,00 € / Ridotto Under 26
sabato 13 aprile 2024
h: 19:00
versione orig sottotitolata
7,00 € / Intero
5,00 € / Ridotto over 65 e Soci Bloom
4,00 € / Ridotto Under 26
domenica 14 aprile 2024
h: 20:30
7,00 € / Intero
5,00 € / Ridotto over 65 e Soci Bloom
4,00 € / Ridotto Under 26
martedì 16 aprile 2024
h: 21:30
7,00 € / Intero
5,00 € / Ridotto over 65 e Soci Bloom
4,00 € / Ridotto Under 26
mercoledì 17 aprile 2024
h: 17:30
7,00 € / Intero
5,00 € / Ridotto over 65 e Soci Bloom
4,00 € / Ridotto Under 26
mercoledì 17 aprile 2024
h: 21:00
7,00 € / Intero
5,00 € / Ridotto over 65 e Soci Bloom
4,00 € / Ridotto Under 26

Recensioni

LA PAROLA AL REGISTA

Sono cresciuto circondato da donne. Quando ero piccolo, in mia presenza parlavano apertamente dei problemi che avevano con i loro mariti, pensando che non ascoltassi o fossi troppo piccolo per capire. Così sono stato testimone di come la nostra società e la nostra cultura si aspettano che le donne accettino senza batter ciglio comportamenti abusivi da parte di uomini che dettano loro ciò in cui credere e come comportarsi. Questo mi ha fatto capire, in giovane età, come le donne debbano affrontare un modello
oppressivo e come questo atteggiamento venga normalizzato.
Inshallah a Boy è una storia di sopravvivenza, di emancipazione e di speranza. Con questo film ho voluto denunciare l'oppressione imposta da una società patriarcale e invitare il pubblico a riflettere.

AMJAD AL RASHEED

 

Cineuropa - Con le rivolte dello scorso anno guidate dalle donne contro la "polizia morale" in Iran e la lenta liberalizzazione dei generi in Arabia Saudita, sta emergendo una nuova attenzione e solidarietà globale verso i diritti delle donne nei Paesi arabi. È in questo preciso contesto che verrà accolto il primo lungometraggio di Amjad Al Rasheed, Inshallah a Boy - il primo film giordano in assoluto ad essere presentato a Cannes (...). Il film evoca con forza un paragone lusinghiero con le opere iraniane di Asghar Farhadi, in particolare A Separation e The Salesman: un resoconto dall'alto in basso di una società repressiva e carica di antagonismo di classe, il tutto reso ancora più piccante dal fatto che la ricca famiglia per cui Nawal lavora è cristiana.

 

Mymovies - Al Rasheed colloca l'azione ad Amman e in tal modo ci fa conoscere un'altra faccia dell'imposizione alle donne di codici di comportamento che alcune giocoforza interiorizzano accettandoli ed altre no. Perché grazie al lavoro di badante di un'anziana signora immobilizzata su una sedia a rotelle a cui Nawal attende quotidianamente (rientrando a casa tardi e questo viene usato contro di lei) ci viene aperto un altro microcosmo. Quello cioè di una famiglia benestante cristiano maronita dove però i rigidi codici di sottomissione al maschio, non importa se totalmente privo di scrupoli, imperano.
 

 

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