di Ilker Çatak, Germania, 2023, 98′
con Leonie Benesch, Leonard Stettnisch, Michael Klammer, Rafael Stachowiak
Carla Nowak (Leonie Benesch) è una giovane e promettente insegnante al suo primo incarico. Tutto sembra andare bene, fino a quando una serie di piccoli furti all'interno della scuola mette in subbuglio l’istituto. Quando i sospetti cadono su uno dei suoi studenti, Carla decide di andare di indagare personalmente, scatenando una serie inarrestabile di reazioni a catena.
Note di regia: Una riflessione critica sul nostro presente
Ingo Fliess spera che La sala professori venga apprezzato da una platea vasta. "L'esperienza della scuola è onnipresente nelle nostre vite. Siamo stati tutti studenti o siamo ancora insegnanti, e abbiamo punti di vista diversi sulla scuola". La scuola è un momento formativo per tutti; scopri chi sei, come ti comporti, come risolvi i conflitti. "Allo stesso tempo, non è forse allettante andare a vedere un film che si intitola La sala professori, visto che molti di noi non sono mai stati in una sala professori e spesso si sono chiesti cosa succedesse lì
dentro?" Ma il nuovo film di İlker Çatak non si limita a consentire di dare un'occhiata alla sala professori. "Fondamentalmente La sala professori è un film sulla nostra società inquieta.
Nessuno affronta il problema alla radice, tutti si limitano a parlare di cosa bisognerebbe fare.
Il film è una puntuale riflessione critica sul nostro presente".
Mymovies.it - Nell'attenta sceneggiatura del regista Ilker Çatak e di Johannes Duncker, si parla dunque di un solo fatto ma di molte conseguenze. Si parla tra le righe di responsabilità personali, di comportamento collettivo e di come, ancora una volta, questi elementi possano non essere accordati tra loro. Si parla, senza retorica, del coraggio che ci vuole a pensare e agire diversamente dal gruppo.
Sentieri Selvaggi - la storia di Carla Nowak, insegnante di seconda media intenzionata a scoprire il responsabile di una serie di furti avvenuti all’interno del perimetro scolastico, si dipana con linearità, tessendo passo dopo passo la trama di un thriller claustrofobico e incalzante; e innalzando pareti di sguardi e (pre)giudizi, destinate a collassare quasi fatalmente addosso alla protagonista.
Quinlan.it - il punto di forza dell’opera è essenzialmente drammaturgico e prevede la concatenazione di scene sempre portatrici di un conflitto tra la protagonista e un interlocutore che può essere di volta in volta singolo (il figlio della segretaria accusata) o collettivo (i genitori riuniti in assemblea); in questo modo il racconto maschera la propria natura pedagogica a volte un po’ troppo in rilievo e si carica di una costante tensione sempre prossima al punto di rottura e che neppure il finale dai toni allegorici riesce a ricomporre più di tanto. La sala professori è un film che ha ben chiaro il proprio obiettivo, che è quello di insinuare dei dubbi circa la tenuta di una società perfettamente armonica e democratica.