di François Ozon, Francia, 2023, 102′
con Nadia Tereszkiewicz, Rebecca Marder, Isabelle Huppert, Fabrice Luchini, Dany Boon, André Dussollier, Félix Lefebvre
Parigi, 1935. Madeleine Verdier, aspirante attrice convocata da un celebre produttore per un ruolo e poi aggredita, è accusata a torto del suo omicidio. Con la complicità di Pauline Mauléon, avvocato senza clienti che si incarica della sua difesa, si assume il crimine e accede alla gloria denunciando la misoginia della società e l'incompetenza della giustizia. Il tribunale diventa 'teatro' della sua performance. L'ingiustizia subita commuove l'opinione pubblico, il successo è immediato. Per Madeleine comincia una nuova vita, gli ingaggi piovono coi fiori e le proposte di matrimonio ma la vera colpevole bussa alla porta e reclama la sua parte...
Prenotazione consigliata: PRENOTA
Cineuropa - Mon Crime - La colpevole sono io, libero adattamento di un'opera parigina del 1934 di Georges Berr e Louis Verneuil, non fa eccezione, e il regista dà libero sfogo alla sua ammirazione per le commedie dell'epoca d'oro di Hollywood (Ernst Lubitsch in testa), con una parata vertiginosa di attori che si imbarcano in una serie di disavventure, pur nel rispetto dell'artificiosità delle tradizioni della commedia teatrale. Ma il regista ricopre il tutto con uno strato di modernità mettendo al centro del suo film la ricerca di indipendenza delle donne e la lotta contro il patriarcato. (...) Diretto alla perfezione e offrendo ruoli deliziosi a tutti i suoi interpreti, Mon crime non si prende sul serio ed è pieno di battute brillanti, pur trattando argomenti seri. Un equilibrio finissimo per una commedia che ha "il profumo delle rose, il sapore leggero delle cose che non durano" e che piacerà ai più.
Cinematographe - Mon Crime rientra nei canoni del grande cinema d’autore. Lo spazio e le infinite caratteristiche scenografiche determinano uno stile indubbiamente di gran pregio, in una commistione di impegno civile e leggerezza. Personaggi che non trascurano alcuna sfumatura interpretativa e che interpretano i ruoli con una magistrale aderenza attoriale. Un giallo che si sfilaccia toccando le note esuberanti della France comedy senza mai trascurare l’impegno di proposta culturale.
MyMovies - ancora più bella è la maniera generosa di Ozon di invitare due attrici in divenire, e tra le più promettenti della loro generazione, nello star system francese. Intorno a Nadia Tereszkiewicz (Forever Young), che incarna la 'deliziosa' colpevole che il pubblico, da convenzione, ama odiare, e Rebecca Marder (Une jeune fille qui va bien), novizia del foro che farà di lei un'icona femminista, ruotano come satelliti Fabrice Luchini, giudice conservatore che ha fretta di archiviare l'omicidio invece di chiarirlo, Dany Boon, affarista provenzale con accento di Marsiglia e baffo malandrino, e Isabelle Huppert, attrice del muto lanciata a pieno regime contro il privilegio maschile dominante.
In questo gioco di ruoli, di inganni e di massacro, la tentazione di mettere in competizione gli interpreti è grande ma è più appropriato constatare l'inarrestabile effetto comico che producono insieme generando un miracolo: la verità dietro tanto trucco.