di James Gray, Brasile, USA, 2022, 114′
con Anne Hathaway, Anthony Hopkins, Jeremy Strong, Banks Repeta, Jaylin Webb
All'alba degli anni ottanta, con la presidenza Reagan che si avvicina assieme alle prospettive di fine del mondo, il piccolo Paul non ha altre preoccupazioni che tormentare il professore in classe e stringere amicizia con il ripetente dell'ultimo banco, Johnny. I due testano i limiti della disciplina nell'errata convinzione che la madre di Paul sia la preside della scuola, mentre la donna, assieme al marito Irving e ai nonni, è solo preoccupata per il futuro del figlio che sogna di diventare un artista famoso a dispetto dei desideri più convenzionali e rispettabili della famiglia.
Quest'anno il cinema all'aperto torna sulla terrazza del Bloom. Poichè la strada adiacente è un po' rumoriosa vi consegneremo le cuffie da cui potrete ascoltare l'audio del film, regolando il volume secondo le vostre preferenze.
dalle 19:30 Cena abbinata
YANKEE DINNER
Hamburger alla piastra (di carne o vegetariano),
insalata di patate e coleslaw (insalata di cavolo e carote a julienne con salsa a base di yogurt)
cheescake ai frutti di bosco
€ 15,00 bevande escluse - E' necessaria la prenotazione entro lunedì 24/07: PRENOTA
MyMovies -
Stavolta Gray aggiunge specificità autobiografica a un film-confessione su un adolescente che non si rende conto del proprio privilegio. Tutti attorno a lui vorrebbero fargli capire quanto sia difficile la vita, nel passato come nel presente. Johnny, afroamericano senza i genitori, lo fa discretamente, ripetendo che "it don't matter" mentre usa la rimessa della famiglia Graff come alloggio e continua a pagare per gli errori di Paul. Esther e Irving lo fanno con crescente frustrazione, cercando di avviare il ragazzo a essere qualcuno che conta, "molto migliore" del suo papà. Ma l'unico che sembra avere un effetto è il nonno Aaron di Anthony Hopkins (in un altro grande ruolo patriarcale a un anno di distanza da The Father) che offre una prospettiva storica, e racconta di ebrei ucraini in fuga, di prevaricazioni, e di un arrivo in America attraverso Liverpool.
Quinlan - Armageddon Time mette in scena alcuni decisivi spartiacque, connessi tra loro, anche se di dimensioni e con conseguenze di divergenti proporzioni. Il passaggio dalla fanciullezza all’età delle responsabilità per Paul e un percorso non dissimile per la sua famiglia e per il padre, uomo forse inadatto a essere un nuovo punto di riferimento. E, decisamente su un’altra scala, lo spartiacque degli Stati Uniti, la fine di quello che è stato e l’inizio di quello che sarà – anche nel cinema, tra l’altro, con il traumatico tonfo della New Hollywood e il rapido affermarsi di un decennio segnato nel mainstream da un evidente disimpegno etico ed estetico.