di Marco Chiappetta, Italia, 2021, 76′
con Renato Carpentieri, Andrea Renzi, Bianca Maria D'Amato, Edoardo Sorgente
Dopo molti anni trascorsi in Argentina, Roberto, scrittore ormai cieco, torna a Napoli per la morte della madre. Insieme con il fratello Lorenzo, musicista mancato, intraprenderà un viaggio della memoria nella città della sua giovinezza, che non può più vedere ma solo percepire attraverso i sensi che gli restano, i ricordi e l’immaginazione, alla ricerca del tragico motivo del suo addio.
Mymovies - l'altro sesso ha una sua incidenza ma la trova nel ricordo di Roberto di un amore che dichiara di aver dimenticato in favore di una sposa poi mai tradita neppure con il pensiero. Ma quel ricordo a Santa Lucia riaffiora così come torna la memoria dell'infanzia in una Napoli ora solo immaginata come la si era conosciuta nel passato. Un luogo della memoria da tornare a scoprire dopo decenni con un tormento nel cuore che progressivamente trova una possibilità di esprimersi grazie alla sensibilità congiunta di Carpentieri e Chiappetta. Non è facile portare non solo la gestualità ma anche il mondo interiore di chi non è nato non vedente ma lo è diventato progressivamente. La scena in cui con le dita Roberto esplora il volto del fratello è da antologia.
Sentieri Selvaggi - Chiappetta è legatissimo al linguaggio cinematografico, a tal punto da maneggiarlo con una scioltezza inusuale per un’esordiente. Santa Lucia si carica in effetti di tensioni, di invenzioni visive tra una Napoli sempre in penombra, i giochi di luce dal sapore astratto che descrivono la cecità di Roberto e certi felici exploit come il piano sequenza in soggettiva nella casa dei protagonisti. Ma più di ogni altra cosa, Chiappetta intuisce il potenziale visionario insito in Roberto, un uomo che “vede” solo tramite i suoi ricordi e che dunque si ritrova a confrontarsi con uno spazio narrativo pronto ad accogliere suggestioni visionarie che lo mantengono in movimento costante.