di Paolo Virzì, Italia, 2022, 124′
con Silvio Orlando, Valerio Mastandrea, Elena Lietti, Tommaso Ragno, Claudia Pandolfi, Vinicio Marchioni, Monica Bellucci, Diego Ribon, Max Tortora, Emanuela Fanelli, Gabriel Montesi, Sara Serraiocco
A Roma non piove da tre anni e la mancanza d'acqua stravolge regole e abitudini. Nella citta` che muore di sete e di divieti si muove un coro di personaggi, giovani e vecchi, emarginati e di successo, vittime e approfittatori. Le loro esistenze sono legate in un unico disegno, mentre cercano ognuno la propria redenzione.
anonimacinefili - Non è un caso che il soggetto sia stato concepito dagli autori durante il primo lockdown pandemico del 2020. Un racconto quindi contaminato con tutta una serie di ambientazioni (gli ospedali), sociologie (le proteste di piazza) e avvenimenti (il Papa che prega per la pioggia) che fanno il paio con quello che abbiamo realmente vissuto in quel periodo. Ma Siccità non è solo l’eco di quel mondo, anzi. Ne coglie le sfumature distopiche, ma le proietta su un’altra emergenza, quella climatica, finendo per rendere ancora più attuale tutto l’impianto narrativo. Dopotutto, con un tempismo che ha dell’incredibile, Siccità è uscito nelle sale dopo l’estate più secca degli ultimi 500 anni e contemporaneamente precede quella che sarà una crisi energetica senza eguali nella storia recente, dando un significato del tutto nuovo alla pratica del “razionamento” che pervade tutto il film.
MyMovies - Destini incrociati in un tempo 'malato' che ha ragione di loro e dei loro sogni, se c'erano. Affresco romano, scritto a otto mani con Francesca Archibugi, Paolo Giordano e Francesco Piccolo, Siccità può contare sui suoi solidi attori e su quei 'piccoli momenti di verità' che irrigavano la linfa del Neorealismo. Con lo smarrimento, l'amore occupa un posto importante nel racconto. È il solo sentimento a resistere agli scacchi e alle tempeste, a evolversi come quello di Sara e Loris, o a diventare soltanto un ricordo sgualcito del cuore, come quello di Mila e Alfredo.
Gli Spietati - Non dunque buonista, né già fastidiosamente pedagogico (checché ne potrà dire qualche recensore un po’ snob), e pur considerando alcuni nei (che credeteci abbiamo trovato, ma che pure non segnaleremo), il film è a tutti gli effetti riuscito, è buon cinema – fa piangere e, quasi disperatamente, in certi ultimi momenti, ridere – e anche forse un buon modo (ma restiamo pessimisti) per ribadire in maniera efficace l’ovvio (la crisi ecologica) agli ottusi (la politica stessa? Noi?).
Questo è Siccità. Bell(issim)o, terribile.