di Francesco de Augustinis, italia, 2021, 93′
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A vederli da fuori non sembrano neanche allevamenti: sono blocchi di cemento alti diversi piani, nascosti in una cava di terra, nel centro di una montagna nel cuore remoto della Cina. Al loro interno, una produzione iper-intensiva di suini, destinati a fornire la domanda sempre più grande di carne di maiale del gigante asiatico.
Intorno a questo allevamento ipertecnologico, simbolo del progresso dell’uomo, si dipana un racconto che tocca i quattro angoli del Pianeta, mostrando in che modo il sistema alimentare globale stia compromettendo in modo irreversibile il fragile equilibrio del Pianeta, contribuendo alle attuali crisi globali come i cambiamenti climatici, le epidemie, il crollo della biodiversità.
Dalla Cina, nuovo gigante economico e della produzione alimentare, ai laboratori della “food silicon valley” in Olanda, alle terre contese alle popolazioni indigene in Brasile, alle minacce globali per la salute dell’uomo, alle domande etiche che sottendono il nostro rapporto con la natura: One Earth racconta storie apparentemente lontane tra loro, rivelando come tutto è connesso, come in sistema complesso che si regge su un fragile equilibrio.
Presentazione e commento con il regista Francesco de Augustinis.
Note di regia
Oggi più che mai siamo consapevoli di vivere in un pianeta piccolo, dove quello che succede in una foresta all’altro capo del mondo presto o tardi ha delle ripercussioni anche sul nostro quotidiano. One Earth è un racconto di queste connessioni e insieme una denuncia di diverse forme di sfruttamento e violenza, alla base del modo insostenibile della nostra specie di abitare la nostra unica Terra.
Sentieri Selvaggi - Il rischio di un documentario di questo genere è sempre quello di cadere nel facile sensazionalismo, cercando di far leva sulle emozioni e i sensi di colpa dello spettatore per imporre la propria tesi e visione personale, giusta o sbagliata che sia. Il pregio del documentario di De Augustinis è quello di non voler mai sconvolgere o inorridire, bensì presentare fatti in maniera obiettiva e razionale che possano stimolare una riflessione sincera. L’ultimo capitolo, ad esempio, affronta l’aspetto etico della questione animale utilizzando immagini molto forti ma sempre con grande equilibrio e tatto, così come dovrebbe sempre essere se l’obiettivo resta quello di colpire la mente dello spettatore e non lo stomaco. Prendono parola ricercatori, attivisti e scienziati impegnati da anni in questo settore, oltre a rappresentanti di multinazionali e di centri di sviluppo zootecnico. Le stesse idee e gli stessi concetti sono proposti quindi in maniera spesso contrastante per dar modo di sviluppare un pensiero proprio e individuale, senza alcuna imposizione. One Earth – Tutto è connesso chiede con urgenza una ristrutturazione totale del sistema alimentare globale, a partire innanzitutto dai consumatori. Il messaggio è chiaro: “One Earth, One Health”. Tutto è connesso.