di Pippo Mezzapesa, Italia, 2022, 115′
con Elodie, Francesco Patané, Francesco Di Leva, Lidia Vitale, Giovanni Trombetta
Promontorio del Gargano. I Malatesta e i Camporeale sono in guerra da sempre, e Michele Malatesta ha vendicato l'eccidio di tutta la sua famiglia avvenuto nel 1960. Più di quarant'anni dopo, le due famiglie sembrano aver instaurato una tregua, favorita da una terza famiglia, i Montanari. Ma Andrea Malatesta, il figlio prediletto di Michele, perde la testa per Marilena, la bellissima moglie di Santo Camporeale, ed è di nuovo guerra senza esclusone di colpi, destinata a protrarsi nel tempo e a travolgere persone e cose. Nessuno saprà più di chi potersi fidare, così come nessuno potrà evitare di entrare in qualche misura nella spirale della violenza.
Mymovies - Le musiche di Theo Teardo sostengono in pathos della storia che funziona, anche nel montaggio di Vincenzo Soprano, per accumulo - soprattutto di cadaveri. Da un lato Mezzapesa ha il coraggio di rimanere estremo fino in fondo, e la capacità registica per donare un'eleganza formale ad una storia di efferata brutalità. Dall'altro qualche momento di respiro in più avrebbe reso la narrazione meno grave e meno estrema. Ma il pubblico potrebbe innamorarsi di questa partitura western a tinte forti (nonostante il bianco e nero) con la stessa passionalità incandescente con cui Marilena e Andrea bruciano sulla fiamma del loro peccato.
FilmTv.press - È Marilena la miccia, è lei che fa da sirena e da specchio, da simbolo e da illusione. È una donna, e in Ti mangio il cuore (grande titolo), che è un mafia movie di soli uomini, le donne sono due: Marilena, che chiaramente è percepita come una zoccola, e mamma Malatesta, e la mamma è la più spietata di tutti, perché mamma è sacralità, mamma è religione. Il grido allora è anche un’immagine, l’immagine del film: il grido distorce i lineamenti, svela ipocrisie endemiche, porta alla luce il mostro che cova sotto un mondo schifoso. Può essere perciò un grido utile, ancorché esagerato e bulimico (con tanto di pianisequenza articolati e tecnicamente ineccepibili).