di Aleem Khan, Gran Bretagna, 2020, 89′
con Joanna Scanlan, Nathalie Richard, Talid Ariss, Nasser Memarzia, Seema Morar
Nel sud dell'Inghilterra che si affaccia sul canale della Manica, a Dover, Mary vive una vita tranquilla con il marito Ahmed, per il quale si è convertita all'Islam prima di sposarsi. Quando Ahmed muore all'improvviso, Mary trova il documento di una donna sconosciuta nel suo portafoglio. La curiosità e la paura la spingono verso la sponda francese del canale, a Calais, per chiedere spiegazioni a Genevieve, che ha un figlio, del rapporto con suo marito.
Cineforum.it - Tutta la vicenda, a questo punto, è imperniata sul contrasto: quello tra il mondo islamico e il mondo occidentale, e i relativi pregiudizi; quello tra Regno Unito e Francia, che si evince soprattutto nel bilinguismo inglese-francese, in cui il francese viene usato, a volte, per non farsi capire da chi sta ascoltando. Quello, infine, tra la famiglia ufficiale e la famiglia per così dire illegittima, ma assolutamente legittima nel legame affettivo e sentimentale. After Love ha fatto parte della selezione della Semaine de la Critique di Cannes nell’anno dell’edizione fantasma e ha vinto sei premi ai British Independent Film Awards, tra cui quello per miglior attrice a Joanna Scanlan, che ha il merito di interpretare con forza e sensibilità il personaggio principale attorno a cui gira tutta la trama. Ed è un film, prima di tutto, sull’amore. L’amore che permette di andare oltre gli inganni da sempre taciuti, oltre le differenze, oltre la gelosia. L’amore che resta, come dice il titolo, dopo l’amore.
Sentieri Selvaggi - Aleem Khan costruisce con After Love un racconto di rinascita scorrevole, che si muove con efficacia attraverso simboli semplici (a volte al limite della tautologia, come spesso sono le poche visioni oniriche della protagonista), ma che riescono spesso a essere efficaci. Diventa, così, un po’ più facile capire quella sottile ma fondamentale differenza che c’è tra il perdono e l’accettazione, perché non sempre il primo è possibile, ma la seconda è sempre richiesta per poter ripartire.