di Maria Schrader, Germania, 2021, 105′
con Maren Eggert, Dan Stevens, Sandra Hüller, Hans Löw, Annika Meier
Alma è un'archeologa che lavora in un museo di Berlino, e non pensa ad altro che al suo grande progetto di ricerca. L'unica eccezione è un favore a un collega, per il quale si presta come "collaudatrice" dell'ultimissima tecnologia in fatto di robotica: un androide-partner costruito su misura attorno al suo padrone, per soddisfarne ogni desiderio fisico, emotivo o intellettuale, che siano essi consapevoli o meno. Scettica ma disposta a tollerare tre settimane di prova, Alma fa entrare in casa sua Tom, una macchina programmata per farla felice ma alle prese con un soggetto che non cerca né romanticismo né una relazione.
Filmtv.it Suggerisce parecchio sui rapporti contemporanei tra individui isolati in città bellissime e impenetrabili, incapaci di ricostruirsi e lasciarsi andare, insicuri, più che degli altri, di se stessi. Sicuri solo all’interno dei propri rifugi, un museo con il suo ordine, un appartamento con il suo disordine.
Comingsoon.it Una parabola su un mondo in cui è sempre più difficile incontrarsi e vedersi e dove solo uno sguardo innocente, curioso ed “alieno” riesce a provocare la reazione di un essere umano fragile e contraddittorio per definizione ma anche capace di rialzarsi e scommettere su se stesso contro tutto e tutti. Gran parte del merito della riuscita di un film intelligente e sensibile, che non si limita a far ridere delle discrepanze tra i protagonisti, è da ascriversi agli affiatati interpreti, capaci di parlarci con le loro credibili interazioni e in modo originale del nostro bisogno di riscoprire la forza travolgente di sentimenti sopiti, che ci spaventano forse ancora di più in questi tempi di forzato distanziamento sociale.
Sentieriselvaggi.it L’interazione tra l’uomo e la macchina è un terreno molto suggestivo, un campo entrato nel mirino del cinema come suggestione fantascientifica fino ad arrivare ad un presente dove il contatto è diventato sempre più stretto e reale. Ich bin dein Mensch di Maria Schrader, tratto dal racconto di Emma Braslavsky, affronta l’argomento con i toni della quotidianità, ed analizza il comportamento di una donna, Alma, che accetta di partecipare ad un esperimento: convivere per tre settimane con un robot, Tom, progettato per essere il prototipo perfetto del suo partner ideale.