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HIGH MAINTENANCE. Vita e opere di Dani Karavan

HIGH MAINTENANCE. Vita e opere di Dani Karavan

Il primo film distribuito da Bloom Cinema

Bloom distribuzione presenta

HIGH MAINTENANCE. Vita e opere di Dani Karavan

Regia di BARAK HEYMANN
Un film per la Giornata della Memoria 2023.

 

L'artista israeliano Dani Karavan ha creato numerose installazioni in tutto il mondo, opere monumentali, site-specific, che dialogano con la natura circostante e alla cui base ci sono i concetti di memoria, di comunione e di pace. Ha vinto alcuni dei più prestigiosi premi d'arte internazionali. Karavan non è però soddisfatto: le strutture monumentali da lui ideate si stanno deteriorando, le istituzioni non si mostrano attente alla manutenzione delle opere. L'età avanzata comincia a farsi sentire. A quasi novant'anni, Karavan si trova inoltre coinvolto in un grave conflitto politico, etico e artistico a causa della sua ultima commissione, un monumento ai "Giusti di Polonia", i cittadini polacchi che hanno rischiato la vita per salvare gli ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale: quanti erano i "Giusti" e quanti hanno taciuto? HIGH MAINTENANCE è un film diretto, emotivo e personale, tanto doloroso quanto umoristico e appassionato.

 

IL REGISTA

Barak Heymann dirige e produce documentari per la TV e il cinema da oltre quindici anni. La società cinematografica indipendente di Barak e di suo fratello Tomer, la Heymann Brothers Films, ha prodotto oltre trenta documentari, alcuni come coproduzioni internazionali. I loro film hanno partecipato a numerosi festival in tutto il mondo, come la Biennale, l’IDFA e l’Hot Docs, dove hanno vinto prestigiosi premi

NOTE DI REGIA

“Dani ha il potere di emozionare e persino di ipnotizzare chiunque incroci il suo cammino. È stata la tensione tra l’età avanzata di Dani e il suo atteggiamento un po’ infantile nei confronti di tutte le critiche che gli sono state rivolte ad accendere la mia curiosità. Inoltre, mi sono subito reso conto che, mentre la maggior parte delle opere di Dani ha come tema centrale quello della memoria (di persone, eventi, epoche, luoghi), lui aveva raggiunto il punto in cui la sua stessa memoria cominciava a tradirlo.

Questo ulteriore contrasto ha aggiunto una profondità e un’emozione notevole alle riprese. Non c’è stato un solo momento di noia nei quattro anni e nelle quasi trecento ore di materiale cinematografico ripreso con Dani. E non avrebbe potuto esserci: Dani ti sorprende sempre, ti emoziona, ti fa sbellicare dalle risate, oppure ti afferra la testa per la frustrazione e ti insegna qualcosa.”

 


Il film è disponibile per la proiezione cinematografica in DCP e file.

 

Info

Un film per parlare di pace, memoria, arte, cura e diritti.

Disponibile anche per proiezioni scolastiche e in contesti non cinematografici.
 


 

About
HIGH
MAINTENANCE

CREDITS

Director & Producer: BARAK HEYMANN
Co- Director & Cinematographer: LUKASZ KONOPA
Editor: SHIRA HOCHMAN
Original Music: ALBERTO SHWARTZ, JANEK DUSZYNSKI
Sound Design & Mix: AVIV ALDEMA
Researcher: TALI SHAMIR-WERZBERGER
With: Dani Karavan, Noa Karavan, Tamar Karavan, Dina Porad, Lital Smog, Yehuda Bauer, Wim Wenders.
Israel 2021, 66'.


With the support of: The Rabinovich Foundation for the Arts |  Israel Ministry of Culture and Sport | Israel Lottery Council For Culture & Arts | CoPro – Israeli Content Marketing Foundation | THE ROBERT WEIL FAMILY FOUNDATION | SVT | ZDF/ARTE | Knowledge Network Corporation |  AVROTROS


AWARDS

  • Best Editing Award at Jerusalem Film Festival | Israel
  • Best Documentary Award at Jozi Film Festival | South Africa
  • Audience Choice Award at Green Bay Film Festival | USA
  • Special Mention at Beyond Borders Film Festival | Greece
  • Special Jury Mention at OFF CINEMA | Poland
  • Best Cinematography Award at Arte Non Stop Festival | Argentina
  • Special Mention at Arte Non Stop Festival | Argentina
  • Honorable Mention at Fargo Film Festival | USA
  • Best Documentary at Festival du cinema Israelien de Paris | France
  • Honorable Mention at Deep Focus Film Festival | USA

Materiali
scaricabili

Locandina
Pressbook
Foto di scena
Rassegna stampa
 
 

 

Contattaci per organizzare una proiezione:

BLOOM Distribuzione

tel. 039623853
Cecilia Castellazzi  +39 335 103 1908
Jurij Razza  +39 328 229 9572

distribuzione@bloomnet.org

 

 

 

recensioni

“Il ritratto dello scultore di fama mondiale rivela la sua burbera eccentricità in modo umoristico. Il risultato è un delizioso film sempre rilevante. Il regista affronta una questione ampia: il modo in cui l’arte si rivela attraverso la sfera personale, pubblica e politica”. (Avner Shavit, Walla)

"Il documentario che Barak Heymann gli dedica non racconta qualcosa di particolare o sorprendente, si limita a pedinare – per diversi mesi – Karavan mentre torna nei luoghi che ospitano le sue opere (da Tel-Aviv alla Francia, dalla Germania al deserto del Negev) constatandone lo stato di conservazione e entra esce dagli ospedali per tenere sotto controllo la propria salute malferma. Il regista riesce in questo modo a costruire un ritratto sincero e svuotato di ogni retorica o intento agiografico di un artista geniale, animato da uno temperamento combattivo e intransigente ma allo stesso tempo con una precisa missione politica nella testa." (Eco di Bergamo)

"Natura e cultura, l'impermanenza umana e il suo contrario, la continuità delle idee e dei valori attraverso l'arte, si rispecchiano e si parlano, in un'osservazione minuta del quotidiano di Karavan, tra occupazioni pratiche, esercizio di disegno e incontri con amici. Tra i quali spicca un ammirato Wim Wenders, che ben ricorda l'incisione voluta nell'opera site-specific nel giardino della berlinese Villa Lemm: 'solo la moralità delle tue azioni può dare bellezza e dignità alla tua vita'". (MyMovies.it)

"Consente di accostarsi alle varie opere cui ha dato vita, dagli anni ’60 ai giorni nostri, così come alla sua peculiare personalità, attraverso il filtro di una narrazione diretta, che coniuga senza stridore ironia e dramma, arte e vita, offrendo a tale ultimo riguardo anche una decisa connotazione politica, avvalendosi poi di un serrato lavoro di montaggio (Shira Hochman) ad assicurare una funzionale fluidità." (SunsetBoulevard)

"Esilarante quando Karavan scopre che l’operatore verso il quale si rivolge durante le riprese non conosce “Guernica” di Picasso e gli viene il desiderio di abbandonare l’idea di prestarsi alla realizzazione del documentario. Poi, accompagnato sempre da una delle sue figlie, si lamenta dell’incuria verso cui versano le sue opere e cresce forte a quel punto anche un sentimento di scoramento. Davvero un documentario da vedere, perché capace di avvicinare l’arte di Karavan e di far conoscere l’uomo nella sua quotidianità da persona anziana e con le sue difficoltà naturali." (sentieriselvaggi.it)

“Questo film celebra tanto la semplicità quanto l’arte; attraverso i suoi 66 minuti, punta i riflettori sulla giovinezza e sull’accettazione della vecchiaia." (Ofer Libergal, Srita.net)

 

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